Con una nota inviata alla stampa nel pomeriggio di ieri e ripresa questa mattina dal quotidiano La Sicilia, l'opposizione consiliare al Comune di Noto stigmatizza la gestione delle nomine in Aspecon e Teatro comunale da parte dell'Amministrazione Bonfanti. Nel mirino di Noto Bene Comune gli Statuti dell'azienda Aspecon e della Fondazione Teatro "Tina Di lorenzo" approvati in occasione della seduta di Consiglio comunale dello scorso 7 marzo, in particolar modo in ordine ai requisiti previsti per le cariche di vertice di queste importanti realtà cittadine partecipate dal Comune.

La maggioranza consiliare - a detta della coalizione Noto Bene Comune - avrebbe perso una buona occasione per mettere al centro delle scelte della politica il merito.

Nessun criterio legato a competenza per l'Aspecon

"Non è possibile - dichiara Pietro Rosa - che il direttore generale di una nevralgica società di servizi come l'Aspecon finisca per essere una figura di nomina fiduciaria scelta per ragioni diverse dai titoli, dalle competenze e dalle capacità, con la conseguenza di non traghettare la società verso risultati di eccellenza. Avremmo preferito che l'occasione fosse stata sfruttata dalla maggioranza consiliare per modificare lo Statuto introducendo requisiti curriculari che avrebbero portato ad una gestione di livello più alto di quello a cui è costretta ad assistere la cittadinanza".

Sovrapposizioni inutili alla guida del Teatro

"Analogamente - continua Pietro Rosa - non condividiamo la decisione di duplicare le figure di vertice della Fondazione Teatro "Tina Di Lorenzo", prevedendo in maniera anomala rispetto alle più grandi realtà teatrali della nostra penisola sia il Sovrintendente sia il Direttore generale, con caratteristiche simili al punto da generare una voluta sovrapposizione che serve solo a distribuire qualche carica in più attraverso le tasche dei contribuenti". Noto Bene Comune invita l'Amministrazione ad un ripensamento e a sposare una logica trasparente e innovativa nella gestione della cosa pubblica.