A poche settimane dalla sfida delle primarie che potrà incoronare il nuovo Segretario del PD, Matteo Renzi è in testa come era previsto fin dalla sua candidatura. Ma alle sue spalle la corsa è ancora aperta e il suo principale avversario non è, come tutti pensavano all'inizio, Michele Emiliano ma l'attuale guardasigilli Andrea Orlando. Nel primo giorno di primavera arriva forse la prima vera gioia per l'ex-premier Matteo Renzi che viene da settimane in cui la sua immagine è stata duramente logorata. Prima la rottura nel partito e poi le vicende giudiziarie che hanno coinvolto uomini a lui vicinissimi, come il Ministro dello Sport Luca Lotti, hanno messo a dura prova il suo consenso nel Paese.

I sondaggi incoronano Matteo Renzi

Secondo Repubblica, tutti i sondaggi danno Matteo Renzi quale più che probabile vincitore delle Primarie del PD. La differenza la fanno solo i distacchi dal secondo sfidante. Il dato più sorprendente, stando a queste rilevazioni, sarebbe la difficoltà di Michele Emiliano, che in nessun sondaggio, a parte quello commissionato all'Istituto Emg di Fabrizio Masia, si posizionerebbe al di sopra del terzo posto. Una previsione che ridimensiona e non di poco le ambizioni di colui che si è presentato in più di un'occasione come il più probabile avversario di Matteo Renzi.

Dai circoli comunali i primi risultati

Intanto nella geografia congressuale arrivano i primi dati dai circoli comunali del PD, comunque ancora troppo pochi per essere considerati attendibili.

In attesa che si riuniscano le federazioni provinciali, anche questi risultati, con le dovute specifiche del caso, sono tutti a favore di Matteo Renzi che stacca sia Orlando che Emiliano. Va sottolineato però che si tratta di circa 400 circoli più o meno distribuiti nelle regioni del Nord e in minima parte nel Centro Italia.

Rimangono fuori al momento i circoli dell'Italia meridionale dove, come si sa (anche se a questo punto è tutto da dimostrare), Michele Emiliano potrebbe vantare qualche consenso in più per riavvicinarsi a Matteo Renzi.

Il Pd crolla nei sondaggi

Mentre si iniziano a fare i conti in vista delle primarie arriva però un'altra e forse più importante tegola sul destino del Partito di Renzi.

Il PD infatti si troverebbe per la prima volta a ben 6 punti di distacco dal MoVimento 5 Stelle di Beppe Grillo, che già pregusta la possibilità di raggiungere quel fatidico 40% che assicurerebbe la maggioranza assoluta dei seggi in Parlamento. Davvero non un bel periodo per il PD, che sembra aver risentito della scissione e dell'incapacità della sua classe dirigente di mostrarsi unita e decisiva per le sorti del Paese. Resta da capire quanto la sfida per le Primarie sarà utile a rilanciare la leadership di Matteo Renzi, non solo come capo del PD, ma come guida per il Paese.