La conferma arriva proprio dall'organizzazione terroristica di al-Qaeda, una volta sotto la guida di Osama Bin Laden, ed attualmente sotto il controllo del leader Ayman al-Zawahiri. Oggi, in un'operazione guidata dall'esercito americano, è rimasto ucciso il numero due del gruppo terroristico di al-Qaeda, l'egiziano Abou Kheir al-Masri. Intanto, il governo russo conferma le indiscrezioni secondo cui le truppe siriane avrebbero riconquistato palmira.

Ripreso il controllo de 'la sposa del deserto'

Durante la mattinata, varie agenzie di stampa hanno rilasciato note che aggiornavano la popolazione circa l'incursione, da parte dell'esercito siriano, nella cittadina di Palmira, altresì nota come la sposa del deserto, finita sui notiziari e sui giornali di cronaca per il sanguinoso assedio con cui lo Stato Islamico l'aveva conquistata.

Col passare delle ore, la notizia è diventata ufficiale: i miliziani dell'Isis hanno abbandonato la loro posizione, perdendo così la città-avamposto di Palmira. Un avamposto per il quale si è combattuto sin dal 2015, anno in cui è avvenuta la prima conquista da parte dello Stato Islamico. L'esercito siriano era riuscito a riconquistarla solo a marzo dell'anno successivo, salvo poi riperderne il controllo nel dicembre del 2016. Il ministro della Difesa russo, Serghiei Shoigu, ha tenuto aggiornato il presidente Putin durante le operazioni condotte dall'esercito siriano, e supervisionate dall'alto dall'aviazione militare russa. Un'altra importante perdita, per i miliziani dell'Isis, riguarda la riconquista della roccaforte di Manbij (altra cittadina siriana, per lo Stato Islamico seconda solo a Raqqa per rilevanza logistica) da parte dei militanti dell'Ypg (Unità di difesa del popolo curdo), a cui l'amministrazione Obama aveva manifestato supporto, definendo il popolo curdo come fondamentale per lo scopo comune di contrastare l'Isis.

L'appoggio dell'attuale governo Trump non è altrettanto certo.

Al Qaeda conferma ufficialmente la morte di Abou Kheir al-Masri

Abou Kheir al-Masri era considerato il vice di Ayman al-Zawahiri, attualmente a capo dell'organizzazione terroristica di al-Qaeda. È proprio il gruppo terroristico a dare conferma dell'uccisione del loro vice, avvenuta il 26 febbraio durante un raid guidato dalle forze militari americane, e, in particolar modo, causata da un drone americano in volo nel nord-est della Siria.

Dal 1998, anno degli attentati dinamitardi alle ambasciate statunitensi delKenya e della Tanzania, al-Masri è stato considerato dalle autorità internazionali come un pericoloso terrorista, e, oltre che con al-Qaeda, ha intrattenuto rapporti con molti altri gruppi terroristici affiliati. In seguito agli attentati dell'11 settembre 2001, al-Masri è scappato in Iran, dove è stato arrestato nel 2003, per essere rilasciato durante uno scambio di prigioneri dodici anni dopo, nel 2015.