Cambiare le cose si può e ne è fortemente convinto Gian Luca Camuti, candidato sindaco per il comune di San Piero Patti (in provincia di Messina) alle prossime Elezioni Amministrative che si terranno l'11 Giugno. Gian Luca è rappresentante della lista civica San Piero in Comune. Quest'ultima è giovane, ma composta da persone competenti (avvocati, professionisti locali, giovani laureati, attivisti, volontari e qualche ex Consigliere Comunale) e che soprattutto hanno a cuore il proprio territorio. La loro missione è infatti quella di prendere le distanze dagli errori del passato per restituire alla parola Politica il suo significato più autentico, dando voce ai cittadini e mettendo le loro esigenze al primo posto, secondo una filosofia di piena democrazia.

C'è poi la voglia di rilanciare questo piccolo centro dei Nebrodi, famoso non solo per le sue bellezze naturali ma anche per il suo dialetto, anomalo per la Sicilia e che tradisce l'influenza delle conquiste gallo-italiche.

Chi è Gian Luca Camuti

Nato nel 1984 (e quindi molto giovane) vanta una Laurea in Scienze Politiche “Studi politici comunitari e internazionali” e una Laurea Magistrale in “Studi giuridici internazionali, comunitari e trasnazionali”, oltre a un Master in Euro Progettazione. La politica è sempre stata una sua passione, tanto che da studente ha iniziato a frequentare il circolo ARCI “Peppino Impastato” di cui è stato per anni anche rappresentate legale.

Nel programma suo e del gruppo San Piero in Comune troviamo come obiettivo primario quello di fermare il processo di spopolamento che, soprattutto negli ultimi anni, ha interessato tutte le zone appeniniche ed alpine.

In che modo? Movimentando l'economia e creando, di conseguenza, lavoro: è infatti la mancanza di occupazione il principale fattore di emigrazione dei cittadini (soprattutto giovani) al Nord o all'estero. Questo in settori peculiari come l'agricoltura e il turismo (anche enogastronomico), a cui si aggiunge l'artigianato locale e in generale il commercio.

Tra le altre priorità meritano di essere citate il rispetto e la tutela dell'ambiente, oltre all'abbattimento delle barriere architettoniche che condizionano pesantemente la quotidianità dei disabili.