Il presidente Donald Trump ha detto che le leve militari cinesi faranno sì che la Corea del Nord abbandoni il suo programma nucleare. Intanto, la Cina invita alla moderazione ed all'astenersi dalle provocazioni, come affermato dal ministro degli esteri Lu Kang. Pence ha invitato gli Stati Uniti e la Corea del Sud alla "fermezza" di fronte al lancio missilistico fallito da parte di Pyongyang. La mattina di Pasqua il presidente Trump, dalla sua residenza di Mar-a-Lago in Florida ha postato un tweet dove bisogna prendere positivamente l'aiuto da parte dei cinesi e non bisogna considerarli come dei "manipolatori di valuta".

Intanto, la Corea del Nord non ha intenzione di abbandonare i test missilistici, ma li continuerà regolarmente. Ecco le parole di Kim In Ryong, ambasciatore di Pyongyang all'ONU: "Una guerra nucleare potrebbe scoppiare da un momento all'altro nella penisola coreana"

La strategia USA

Il consigliere per la sicurezza Nazionale USA ha dato qualche informazione sulle possibili linee strategiche che adopereranno gli Stati Uniti. Gli Usa stanno valutando assieme ai cinesi "una serie di opzioni", per rispondere alla Corea del Nord e stanno raccogliendo informazioni sul lancio missilistico non riuscito da parte di Pyongyang. Secondo uno dei consiglieri della sicurezza USA, il missile sarebbe esploso dopo una manciata di secondi.

Ignote le cause del fallimento del lancio: si pensa che sia stato un attacco hacker ad evitare il peggio. Intanto, il presidente della Russia Vladimir Putin ha invitato i paesi UE a riflettere su tutto quello che è accaduto e di pensare, prima di intervenire militarmente per questioni estranee all'Europa. Non è esclusa la decisione di attaccare la Corea del Nord, con un raid.

Infatti, il presidente Trump sta valutando seriamente un attacco da parte della flotta Vilson, dotata di 154 missili tomahawk.

La linea di Shinzo Abe

Secondo Shinzo Abe, bisogna prendere in considerazione le trattative diplomatiche e fare pressione sulla Corea del Nord. Il premier nipponico ha sollecitato ad un lavoro in accordo assieme alla Cina, Russia, Stati Uniti e Corea del Sud per pressare Pyongyang nella speranza che si torni alla calma.

Abe ha detto di essere al lavoro per dei piani che riguardano un possibile afflusso di rifugiati coreani, in caso di rafforzamento militare in Corea del Nord ed una strategia per una possibile evacuazione da parte dei giapponesi in Corea del Sud, che sarebbero circa sessantamila.