Tensione alle stelle in Corea del Nord, ora il presidente degli Stati Uniti d'America Donald Trump ha l'ennesima problematica da risolvere prima che il possibile conflitto con Pyongyang possa ritorcersi a discapito di migliaia di cittadini americani residenti a Seul. Dopo la vicenda inerente all'arresto di alcuni cittadini statunitensi a Pyongyang, la Corea del Sud ha intenzione di partire con un'operazione di evacuazione di massa che coinvolgerebbe 230.000 cittadini americani attualmente residente nel paese Sud Coreano.

L'arrivo del sottomarino U.S.A ha colto tutti di sorpresa

Il presidente Trump dopo aver inviato la più grande flotta statunitense nell'oceano pacifico con l'ulteriore invio di altre due portaerei, ha sferrato l'effetto sorpresa con l'approdo verso le coste Sud Coreane di un sottomarino nucleare. Il tutto alla vigilia delle ultime provocazioni fatte da Kim Jong-un, il quale aveva platealmente riferito ai media di essere intenzionato a radere al suolo l'America, e nello specifico la flotta Vinson inviata a monitorare i comportamenti del dittatore Nord Coreano.

Cina e Giappone si preparano ad un eventuale scontro

Nonostante Trump abbia chiesto alla Cina di aumentare le sanzioni a Pyongyang ed interrompere tutti i rapporti, questi ultimi al momento avrebbero deciso di non intervenire in merito.

Allo stesso tempo gli 007 che stanno monitorando la situazione Coreana, hanno riferito che la Cina abbia preparato alcuni cacciabombardieri pronti all'uso in caso di eventuale intervento. Il Giappone, che non ha riferito dichiarazioni in merito alla vicenda, a sua volta dopo aver varato la nuova portaerei, avrebbe allertato in mare le navi da guerra.

La Corea del Sud rischia più di tutti

Se la minaccia di un lancio con missili nucleari ha coinvolto principalmente gli U.S.A, la Corea del Sud sarebbe il paese più a rischio in caso di scontro. Secondo fonti militari sarebbero ben 12.000 i missili pronti per attaccare Seul ed in partenza da Pyongyang. Di conseguenza oltre al rischio inerente ai possibili ostaggi politici, il grattacapo sarebbe un attacco improvviso da parte Kim Jong-un, proprio per questo l'allerta resta massima e Seul ha programmato in caso di ulteriore peggioramento dei rapporti l'evacuazione di 230.000 cittadini americani residenti nel paese. Attualmente i paesi coinvolti nel conflitto stanno monitorando i comportamenti della Corea del Nord al fine di valutare un eventuale intervento militare.