Dopo il video shock pubblicato sulla pagina facebook del "Taormina fishing club", in cui il Presidente Antonio Faraci denunciava una poca cura di ulivi secolari durante la costruzione dell'elipista finalizzata ad accogliere i protagonisti del summit che avrà luogo il 26 e 27 maggio, la polemica attuale riguarda la locandina apparsa sull'app ufficiale del G7 dedicata ai giornalisti stranieri arrivati in Sicilia. La locandina ritrae un giovane siciliano con la coppola e la sigaretta spenta in bocca che guarda con fare da "guappo" una ragazza che tiene lo sguardo basso e l'ombrellino per ripararsi dal sole.

Il chiaro richiamo allo stereotipo del maschio siciliano latino risulta essere fuori luogo e di cattivo gusto, come sottolinea il Presidente dell'Assemblea regionale siciliana Giovanni Ardizzone, che indignato ha redatto una formale richiesta alla presidenza del consiglio al fine del ritiro della locandina, la quale è stata accettata prontamente e l'intera app è stata subito ritirata. Ardizzone stesso spiega come la scelta della Sicilia e di Taormina come location per il G7 era stata, dall'ex Premier Renzi, effettuata per conferire alla Sicilia una nuova identità internazionale fondata sulle bellezze del territorio e del patrimonio culturale e soprattutto lontana dagli stereotipi che l'hanno caratterizzata e penalizzata per decenni.

G7, Crocetta: "Esporremo la nostra gioconda"

Il Governatore della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, attraverso le sue ultime dichiarazioni gonfia il petto per la sua Sicilia, affermando che la sua è una terra così bella e impetuosa che qualsiasi cosa venga o non venga fatta per questo G7, la Sicilia sarà comunque una vetrina internazionale.

Oltre a dichiarare queste parole di orgoglio per la propria terra il Presidente Crocetta annuncia che durante il summit verrà esposta quella che per i siciliani è la propria Gioconda: "Il ritratto di ignoto marinaio", dipinto nella seconda metà del 1400 da Antonello da Messina e che attualmente è conservato al Museo Mandralisca di Cefalù.

Dell'esposizione del dipinto su tela ha parlato anche il critico d'arte Vittorio Sgarbi che, d'accordo con Crocetta, sottolinea come questo dipinto non sia stato valorizzato abbastanza e che questa è un'ottima occasione per portarlo sotto le luci delle attenzioni internazionali.