La Francia del 2017 appare notevolmente diversa da quella del 2012. I partiti classici non reggono sotto i colpi di un movimento neonato ed un partito estremista. Il fallimento è eclatante per socialisti e gollisti, fuori al primo turno in una sconfitta senza appello.

Proiezioni e dati

In queste presidenziali i primi exit poll, in realtà proiezioni, giungono alle 20:01 per merito dell'agenzia Ipsos, disegnando un chiaro e drammatico quadro: Macron 23.7, Le Pen 21.7, Mélenchon e Fillon 19.5, Hamon 6.5. Giungono immediate le reazioni dai diversi quartier generali.

Hamon, alle 20.14, alza bandiera bianca annunciando l'appoggio per Macron al secondo turno. Una resa ipotizzabile già nelle scorse settimane dai sondaggi spietati e difficilmente ribaltabili. Non tarda anche la dichiarazione di Fillon (20:47): "Sto con Macron".

Giungono i primi dati reali: Le Pen 26 e Macron 21. Sembra ripetersi il duello Trump-Clinton ad una prima analisi superficiale. In realtà questi primi dati provengono da piccoli paesini e città di medie dimensioni, notoriamente bacino elettorale dei partiti anti-sistema. Con il passare dei minuti, il distacco si riduce fino alle 23:46, momento del sorpasso: En Marche! supera il Front National. I sondaggi iniziano ad avere un senso di correlazione con i dati reali.

Macron "Si volta pagina", Le Pen "Risultato storico"

Dal quartier generale di En Marche!, Macron espone il suo discorso di ringraziamento: "Cari compatrioti, il popolo francese si è espresso. E mentre il nostro Paese attraversa un periodo segnato da terrorismo, sfide economiche, sofferenze sociali, urgenze ecologiche, ha risposto nel più bello dei modi, andando a votare massicciamente mettendomi in testa al primo turno".

Fierezza ed orgoglio nel discorso della Le Pen: "Mi sento addosso l'immensa responsabilità della difesa della nazione francese, la prima tappa verso l'Eliseo è superata. E' un risultato storico, un atto di fierezza francese, di un popolo che solleva la testa, che confida nel futuro".

Secondo turno

Sarà un secondo turno senza partiti tradizionali, uno scontro inedito in cui si sfideranno un movimento start-up ed un partito estremista.

Dalle prime dichiarazioni degli esclusi si evince un vantaggio netto di Macron, facendo attenzione agli elettori di Mélenchon che non ha fornito alcuna indicazione di voto. I primi sondaggi prevedono una facile vittoria di En Marche! (62-59%) contro FN (41-38%), ipotizzabile con alta probabilità.