In occasione della trasmissione "PiazzaPulita" su La7 questo giovedì 27 aprile è intervenuto Maurizio Martina, attuale ministro dell'Agricoltura e candidato come vice-segretario del Pd al fianco di Matteo Renzi per le Primarie del 30 aprile. Ecco i principali passaggi di quello che ha detto.

'Scissione non porta ad alleanza, chi brindava per il No non ha aiutato idea di coalizione. PD alternativo a Berlusconi'

A una domanda su che tipo di alleanze vorrebbe per il PD, Martina ha risposto: "Prima di tutto bisogna capire che tipo di politiche vuoi fare per il Paese e poi discuti di alleanze, non il contrario.

Quindi per prima cosa discutiamo il nostro progetto per l'Italia, innanzitutto abbiamo il dovere di guardare negli occhi i cittadini e proporre loro una prospettiva. Renzi ha esplicitato una riflessione che è assai diffusa e condivisa fra la gente del PD: una scissione non provoca un'alleanza e non porta a un'alleanza; si può riflettere su questo? Chi è uscito dal PD, facendo nelle settimane precedenti una campagna per il No al referendum e ha brindato drammaticamente il 4 dicembre, non ha certo aiutato a sviluppare un'idea di coalizione. Io ho sempre provato a costruire coalizioni locali anche con successi, ma so che una scissione non provoca un'alleanza ma anzi complica il terreno e non aiuta".

Poi sempre sul tema delle alleanze ha detto: "Il PD non guarda a berlusconi, il PD è alternativo a Berlusconi. In queste settimane di congresso abbiamo discusso con la nostra gente di ciò che è andato bene e di ciò che non è andato, io credo che la nostra proposta sia chiara: la nostra sfida di cambiamento del Paese non si ferma e si rilancia; le ragioni della battaglia referendaria erano giuste.

Sulla legge elettorale non si può certo dire che il PD non abbia sviluppato un'iniziativa proponendo il Mattarellum e continuerà a farlo; mi colpisce che nessuno abbia notato che quelli usciti dal PD che prima chiedevano ogni giorno il Mattarellum, adesso non lo vogliono".

Infine a una domanda se con il Mattarellum il PD allora si alleerebbe con Bersani e Pisapia, ha risposto: "Naturalmente in quel caso dovremmo sviluppare una logica coalizionale, ma la legge elettorale non la fa solo il PD, noi facciamo delle proposte: siamo pronti anche a soluzioni più avanzate come i collegi uninominali".

'Su Alitalia non esiste ipotesi nazionalizzazione: paghiamo ancora errore del 2008'

Sul caso Alitalia ha detto: "Questa situazione complicata va gestita, va ribadito che non esistono ipotesi di nazionalizzazioni o l'idea che lo Stato possa tornare a investire in una situazione del genere. I cittadini e contribuenti hanno già versato miliardi di euro per questo; l'errore più grosso venne fatto nel 2008 quando si decise si non chiudere l'accordo con Air France e ancora oggi lo stiamo pagando. Il governo in questa fase ha provato ad avvicinare le parti, ma poi è arrivato questo voto del referendum: chiaramente lavoreremo ancora per trovare la soluzione". E sul malcontento sociale che riguarda il mondo del lavoro ha aggiunto: "Può esserci il rischio di sottovalutare la rabbia e sarebbe un errore.

Ma ci sono anche storie positive che è giusto raccontare come il fatto che i metalmeccanici hanno votato un contratto facendo degli avanzamenti: i media ne hanno parlato poco. Insomma ci sono anche delle luci."

Infine alla domanda su chi avrebbe votato al primo turno alle elezioni francesi fra Macron e Hamon, Martina ha detto: "Può sembrare facile dirlo ora, ma io avrei votato sicuramente Macron".