E mentre l'Italia si prepara ai festeggiamenti in occasione della Liberazione, il 25 aprile al porto di Busan viene accolto il sottomarino dello Uss Michigan. Un gioiellino non da poco: unità della classe Ohio, vanta una lunghezza di ben 170,69 metri, per un diametro di 12,8 ed un dislocamento di 16.764 tonnellate in superficie e 18.750 in immersione. La "più potente macchina da guerra mai costruita" aleggia come un fantasma, invisibile ai radar e costantemente in affondamento, con la capacità di raggiungere il sotto costa in pochissimi minuti.

Nulla di allarmante sembrerebbe trapelare dalle parole di un funzionario della Marina sudcoreana, che dichiara: "Nessuna esercitazione navale è prevista. Il sottomarino sta facendo solo una sosta di routine per far riposare il suo equipaggio e fare rifornimenti". Rassicurazione teorica più che pratica. Guarda caso infatti, l'arrivo del sommergibile coincide con il giorno di celebrazione dell'85esimo anniversario della fondazione della Korean People's Army (Kpa). Giorno anche indicato dall'ambasciatrice americana all'Onu, Nikki Haley, come data del sesto possibile test nucleare nordcoreano.

Il contrattacco americano

Da tempo c'è tensione fra Washington e la Corea del Nord, tensione che sembra arrivare al culmine.

Già il 5 aprile un missile balistico a medio raggio è stato lanciato dalla costa di Pyongyang e, dopo aver percorso circa 60 km, ha terminato la corsa nel Mar del Giappone. Gli Usa, però, iniziano a mostrarsi meno transigenti. Il Presidente americano, infatti, in caso di una nuova sperimentazione atomica, non esclude raid.

“Non faremo qualcosa a meno che non ce ne dia motivo” - ha spiegato la delegata Haley - “ in tal caso il presidente Donald Trump entrerà in campo e deciderà cosa fare”.

"Lo status quo in Corea del Nord è inaccettabile. È un grande problema mondiale che dobbiamo finalmente risolvere." Questa l’asserzione del Presidente degli United States, mentre si appresta ad aprire le porte della Casa Bianca ai 15 paesi aderenti all'Onu.

"Per decenni la gente è rimasta con i paraocchi - continua Trump - adesso è il momento di risolvere il problema".

La soluzione va trovata in un'azione comune. Lodevole il tentativo della Cina, il cui Presidente Xi Jinping, da quanto emerge da alcune dichiarazioni di agenzie, condanna le attività in contrasto con il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Senza, però, dimenticare la moderazione. "Solo se le parti si vengono incontro - afferma Xi - si può risolvere la questione nucleare e denuclearizzare la penisola coreana".

La pazzia della dittatura

"Si tratta di un uomo instabile e paranoico", queste le parole usate dall'ambasciatrice Haley per descrivere Kim Jong-un. Proprio durante la commemorazione della fondazione dell'esercito della Nord Corea, l'editoriale Rodong Sinmun (giornale ufficiale del Comitato Centrale del partito dei lavoratori) annuncia: "è finita l'era in cui gli Usa costituivano in via unilaterale una minaccia nucleare".

Pyongyang possiede ora "la volontà e le capacità di rispondere a ogni tipo di guerra". Se Usa e Corea del Sud continuano "la preparazione incauta di un attacco preventivo", il Nord ne "lancerà uno senza preavvisi per punizione trasformando le loro terre in inferni ardenti".

Eppure non tutti sono d'accordo sulle misure americane per contrastare la Nord Corea. In molti si interrogano se queste dure reazioni siano realmente efficaci o se possano solo sortire l'effetto contrario, risultando una minaccia alla quale la follia di Jong-un non può che assecondare.