Il livello di tensione tra Stati Uniti e Corea del Nord, dopo il lancio della Moab in Afghanistan e le dichiarazioni del leader del regime nord coreano Kim Jong Un, che la Corea del Nord sarebbe pronta a sostenere una guerra, è ormai al calore bianco.

Come riferiscono fonti giornalistiche americane ormai sarebbe questione di ore. I vertici militari statunitensi attendono solo l'ordine del loro Comandante in Capo, il Presidente Trump. Che da parte sua, sta aspettando che l''intelligence' gli dia certezza che la Corea del Nord abbia effettuato, effettivamente, un altro test nucleare.

Secondo l'emittente televisiva americana Nbc, citata da Repubblica, la marina militare statunitense avrebbe già posizionato due cacciatorpediniere di classe Arleigh Burke in modo tale da poter colpire con missili Tomahawk, gli stessi usati in Siria, il sito dove si prevede avverrà il prossimo Test nucleare, che, sempre l'intelligence, indica avverarsi entro questa settimana, molto probabilmente domani.

Di conseguenza, il rischio di una guerra, anche se "per fortuna" non nucleare, è altissimo. Tanto che anche Mosca e Pechino tentano di gettare acqua sul fuoco, invitando gli Stati Uniti a mantenere la calma e a valutare bene le proprie mosse, agendo con moderazione. La Cina, soprattutto, per bocca del suo ministro degli Esteri è stata franca ed esplicita, a differenza del solito, nell'esprimere i suoi timori dicendo che "un conflitto potrebbe scoppiare in qualunque momento".

Il test nucleare sarebbe pronto e l'informazione sarebbe stata confermata dalla Cia

Secondo quanto riferisce il Giornale nell'edizione online il test sarebbe ormai pronto e l'ordigno nucleare sarebbe, addirittura, già stato posizionato e predisposto. La conferma verrebbe dai satelliti spia americani che monitorano da tempo la penisola coreana.

E questa informazione sarebbe già pervenuta al Presidente Trump. Inoltre il sito in cui si prevede, per domani, l'ennesimo test nucleare, avrebbe una conformazione tale, che giustificherebbe appieno l'utilizzo della Moab.

Inoltre, forse a fini intimidatori, si è venuto a sapere, stando a quanto riferisce Repubblica, che l'esercito americano disporrebbe già di un ordigno, non atomico, ancora più potente e distruttivo della Moab, denominato tecnicamente Mop, acronimo inglese che sta per Massive Ordinance Penetrator, soprannominata Big Blu, in grado di perforare un muro di cemento armato di 20 metri e penetrare nel terreno per 100 metri prima di esplodere. Difficilmente si arriverà ad uno scontro, ma viste le premesse, oggi vi siamo più vicini che mai.