Oggi ultimo atto delle elezioni presidenziali in Francia. Stando ai dati più recenti l'affluenza alle urne pare sia piuttosto alta (alle ore 12 la percentuale era del 28%). Naturalmente a votare sono andati anche i due candidati, Marine Le Pen ed Emmanuel Macron, entrambi nel dipartimento di Pas-de-Calais (nel Nord), che sono apparsi sorridenti nonostante la tensione sia alle stelle. Basti pensare che la leader del Front National, quando è arrivata, si è trovata di fronte a una manifestazione delle Femen contro di lei.

Il confronto tra Macron e Le Pen

Che dire poi della settimana appena trascorsa, in cui i due contendenti si sono scambiati numerose frecciate a distanza, per poi confrontarsi in diretta e far volare accuse di ogni tipo. Certo, da quell'evento ne è uscito vincitore il leader del movimento En Marche!, che però ha in qualche modo gettato la maschera mostrando anche quei lati più spinosi e se vogliamo oscuri della sua personalità, prima mascherati o almeno attenuati dalla presenza costante della moglie Brigitte che, per fortuna, in questi ultimi giorni è stata un po' meno sotto i riflettori, evitando di influenzare ulteriormente gli elettori.

Macron è il favorito

Emmanuel Macron rimane il favorito.

Al suo fianco si è schierata non solo la stampa (sui social sono state diffuse scatti provenienti dalle edicole francesi che avevano in copertina solo lui), ma anche François Hollande che ha invitato a votare uniti contro la Le Pen. E che dire poi dell'ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama che, come sappiamo, ama sempre dire la sua (come in occasione del nostro ultimo referendum) e che sottolinea come lui richiami le speranze della gente e non le paure.

Facile chiedersi che tipo di speranze, dato che stiamo parlando di un candidato molto vicino al mondo delle grandi banche, le quali non godono propriamente delle simpatie della gente comune (benestanti a parte). È proprio questo elemento che poco convince i francesi, tanto da portare all'astensionismo di un cittadino su quattro (secondo un sondaggio realizzato da Odoxa per France Info).

La sensazione è quindi che, a parte i suoi reali sostenitori, gli altri finiranno per votare Macron solo per non avere una scomoda esponente della destra (estrema) all'Eliseo. Quindi, nel caso andasse a finire come previsto, c'è da chiedersi che destino aspetta la Francia, non solo sul fronte della Politica interna ma anche europea. I punti interrogativi sono tanti, anzi troppi.