In seguito all'inchiesta sulla corruzione sul trasporto marittimo in Sicilia si dimette la Sottosegretaria alle Infrastrutture, Simona Vicari (dopo aver ricevuto un avviso di garanzia), di Alternanza Popolare (AP), il nuovo partito di Angelino Alfano. Indagato anche il Governatore della Sicilia Rosario Crocetta.

Un sistema collaudato

La corruzione in Sicilia era diventata ormai un sistema, una modalità ordinaria con diramazioni tentacolari fino ad arrivare dentro i palazzi delle Istituzioni. Un sistema che nei fatti rischia anche di compromettere le prossime elezioni amministrative del 12 giugno, perché tra gli arrestati di oggi c'è anche uno dei candidati sindaci di centro destra della città di Trapani, Grirolamo Fazio.

Appena ieri la Direzione Distrettuale Antimafia aveva chiesto l'obbligo di soggiorno dell'altro candidato di Forza Italia, Antonino Davì, coinvolto in un'altra inchiesta. Questa volta le accuse per diversi indagati vanno dalla corruzione alla turbativa d'asta, fino alla violenza.

Al centro delle indagini c'è il re dei traghetti, Ettore Morace, finito in cella da padre patron del Trapani Calcio e da proprietario della "Liberty Lines", una flotta che monopolizza il mercato con il 90% delle tratte interne siciliane. Un impero che, secondo i magistrati, si sarebbe assicurato anche grazie all'aiuto di Girolamo Fazio, già due volte Sindaco ed oggi capogruppo del Gruppo Misto dell'assemblea regionale che in cambio avrebbe ottenuto benefit, assunzioni ed appoggio elettorale.

Tra gli indagati per concorso in corruzione ci sono anche Simona Vicari, Senatrice e Sottosegretaria ai Trasporti, e il Governatore della Sicilia Rosario Crocetta.

Tra i regali un orologio prezioso

La Vicari si sarebbe adoperata per far approvare un emendamento alla legge di stabilità, per ridurre l'IVA dal 10 al 4% proprio per i trasporti su navi veloci, causando un ammanco per le casse dello Stato di 7 milioni di euro.

A lei Morace avrebbe regalato un orologio prezioso, secondo le intercettazioni ambientali. La coppia Morace-Fazio avrebbe anche collaborato per far annullare una sentenza del Tar della Sicilia, che di fatto ha bloccato una gara d'appalto da 3,5 milioni di euro a favore dell'armatore.

Coinvolti De Vincenti e Pitruzzella

Nell'ordinanza del GIP c'è anche una telefonata tra Ettore Morace e il padre Vittorio, in cui Ettore racconta come il Governatore Crocetta sarebbe intervenuto per bloccare proprio la funzionaria regionale che aveva annullato quella gara.

Morace lo avrebbe anche invitato sulla sua barca e gli avrebbe pagato una vacanza a Filicudi. Ma non è tutto. Per ribaltare quella sentenza, Fazio si sarebbe rivolto anche a dei magistrati. Puntavano in alto i due, tanto che al telefono con il padre, Ettore Morace si vanta di aver cenato con il Ministro Per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, e di aver ottenuto il suo aiuto per acquisire la società "Siremar". Tutto questo mentre Fazio a Roma pedinato dai carabinieri incontrava il Presidente dell'Antitrust, Giovanni Pitruzzella. I magistrati scrivono che l'intercettazione tra Fazio e Morace, che segue a quell'incontro, "lascia poco spazio alle interpretazioni".