Lo avevano promesso e quasi nessuno forse gli aveva dato il giusto peso, ma presto forse le parole dei militanti di casapound di ostia potrebbero diventare realtà. Parliamo dell'ex colonia Vittorio Emanuele, struttura posta sul lungomare di Ostia ed occupata da 20 anni da centinaia di immigrati a cui il Comune di Roma paga anche le utenze. Molti sono stati negli anni gli arresti per spaccio di droga, attività abusive ed altri reati mentre i vari censimenti hanno dimostrato come all'interno della struttura non ci siano donne e bambini ma soltanto uomini adulti, quasi tutti stranieri irregolari di cui non sappiamo nulla.

La battaglia di CasaPound

Il leader locale di CasaPound Luca marsella aveva così tuonato durante l'ultima manifestazione di poche settimane fa: "Da anni ci battiamo per restituire l'ex colonia ai romani e non faremo passi indietro. Ci volessero anche altri 10 anni vi assicuriamo che vinceremo noi". E forse di tempo ce ne vorrà molto meno, stando almeno alle dichiarazioni del commissario prefettizio del X Municipio Domenico Vulpiani che sembra intenzionato a mettere fine all'occupazione dopo le dure proteste di CasaPound. Nell'ultima occasione infatti, si sfiorò lo scontro con le forze dell'ordine schierate a difendere l'ingresso dell'ex colonia dalla rabbia di residenti e militanti del movimento."Ad un presidente di municipio di CasaPound basterebbero due settimane per intervenire" attaccava Marsella.

Il corteo del 10 giugno

CasaPound non perde tempo, annuncia una nuova mobilitazione ed attacca anche il commissario prefettizio. "Non siamo disposti ad aspettare ancora ed annunciamo una nuova manifestazione per chiedere lo sgombero dell'ex colonia Vittorio Emanuele: il 10 giugno sfileremo in corteo con i cittadini e stavolta, se le forze dell'ordine difenderanno l'occupazione abusiva, non ci fermeremo", ha annunciato Marsella.

"E' molto grave - ha continuato - e chiediamo che venga smentita la trattativa in corso tra il commissario prefettizio Vulpiani e gli occupanti considerato che si tratta di immigrati clandestini e per nuona parte spacciatori. L'ex colonia deve essere sgomberata e non accetteremo ritardi o assegnazioni di alloggi agli stranieri.

Ci sono decine di famiglie italiane in emergenza abitativa ed eventuali soluzioni devono essere indirizzate verso di loro". CasaPound era scesa in piazza una settimana fa proprio con le famiglie italiane del coordinamento Obiettivo Casa X Municipio che non sono riusciti a parlare con Vulpiani. "Da anni ci battiamo per riconsegnare la Vittorio Emanuele ai romani - spiega invece Carlotta Chiaraluce, portavoce di CasaPound ad Ostia - e vogliamo riuscirci prima delle prossime elezioni. Sarebbe una vittoria storica e la dimostrazione che quando i residenti scendono in piazza con determinazione e portano avanti una battaglia al fianco di CasaPound, nulla è impossibile. Invitiamo tutta la cittadinanza del nostro municipio al corteo di sabato 10 giugno che partirà alle 18 da piazza Duca di Genova perché sarà il momento cruciale - ha concluso Chiaraluce - di una battaglia che va avanti da tempo".

Situazione molto tesa

La situazione è molto tesa con gli immigrati, spalleggiati dalla sinistra che dicono di non voler abbandonare la struttura pacificamente in caso di sgombero e l'avvicinarsi della data del corteo di CasaPound. Resta in silenzio invece il centrodestra (anche la giunta Alemanno pagava le utenze agli immigrati) ed il M5S con la delegata al litorale e prossima candidata ad Ostia dei grillini Giuliana di Pillo schierata a favore degli occupanti e che fa da tramite con il commissario prefettizio e la sindaca Raggi incalzata proprio in un video pubblicato sui social da Marsella, svia il discorso.

Un braccio di ferro che vede da una parte CasaPound e residenti e dall'altra le minacce degli immigrati ed il sostegno o l'indifferenza dei partiti. In mezzo un commissario prefettizio che dovrà sbrogliare la situazione.