In attesa di una controprova nelle urne elettorali, Matteo Renzi sembra il vero trionfatore delle primarie Pd del 30 aprile scorso. Nella giornata di ieri la commissione congresso dei Dem ha fornito i dati ufficiali ottenuti nei gazebo. Su 1.838.938 votanti, i voti validi sono stati 1.817.412, con Renzi che ottiene 1.257.091 preferenze (il 69,17% del totale), Andrea Orlando che prende 362.691 voti (19.96%) e con Michele Emiliano attestato su un onorevole 10,87% con 197.630 voti intascati. Numeri eloquenti che consegnano alla ‘mozione Renzi’ ben 700 componenti dei 1000 che compongono l’Assemblea Nazionale, organismo che, domenica prossima 7 maggio, avrà il compito di eleggere la Direzione, quella che viene considerata il vero e proprio ‘parlamentino’ del Pd.

Orlando ne ottiene 212, mentre il governatore pugliese si deve accontentare di soli 88 ininfluenti rappresentanti.

Vittoria resa ancor più schiacciante per l’ex e neo segretario dalla ripartizione dei seggi dell’Assemblea all’interno della sua mozione. I renziani ‘duri e puri’, infatti, sarebbero 480, contro 85-90 fedelissimi del ministro della Cultura Dario Franceschini, dominus della corrente Area Dem. Ancora più in basso si collocano i 65 uomini (e donne) di Maurizio Martina, il ministro dell’Agricoltura che ha corso “in ticket” con Renzi e ora sarà vice segretario Dem. Destinati all’irrilevanza, infine, i 55-60 che furono ‘giovani turchi’ legati a Matteo Orfini, avviato incredibilmente verso la conferma alla presidenza del partito.

Le divisioni tra renziani e le contestazioni di Franceschini e Martina

Dunque, tra i 480 delegati renziani all’Assemblea, ce ne sono circa 150 che fanno capo ad un’area che non è strutturata in una vera e propria corrente, ma che può essere definita Catto-Dem, capitanata dal ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, da Beppe Fioroni, da Matteo Richetti e dall’attuale vice segretario Lorenzo Guerini.

Per i restanti 330, uno più renziano dell’altro, non si può fare una divisione in correnti, ma solo tenere conto della vicinanza ai membri del Giglio Magico come Maria Elena Boschi e Luca Lotti. Numeri, quelli appena elencati, contestati soprattutto da Franceschini e Martina. Quelli di Area Dem, infatti, sostengono di essere almeno 150, perché parlamentari come il capogruppo alla Camera Ettore Rosato, Emanuele Fiano e Antonello Giacomelli sono considerati dai renziani già ‘convertiti’ sulla via di Rignano. Anche Martina, che dovrebbe rappresentare l’ala di sinistra della ‘mozione Renzi’ rivendica 90 fedelissimi, invece dei 65 assegnatigli dal pallottoliere Dem.