Anche sulla delicata questione dell’emergenza rifiuti a Roma lo scontro politico tra Matteo Renzi e Beppe GRILLO si conferma senza esclusione di colpi. Oggi il Pd celebra la giornata delle magliette gialle, simbolo degli attivisti concentratisi nella Capitale per dare un colpo di ramazza, più mediatico che efficace, alle montagne di rifiuti accumulatesi nelle strade della Capitale amministrata dalla grillina Virginia Raggi. E, naturalmente, non poteva mancare la ‘promozione pubblicitaria’ fatta sulla sua pagina Facebook da Matteo Renzi in persona.

Intanto, il leader del M5S, nella giornata di ieri ha postato un video, sempre sul social network creato da Mark Zuckerberg, in cui spiega che l’unico modo per far sparire definitivamente la monnezza da Roma: no a discariche e inceneritori e sì ai separatori di immondizia come a Barcellona.

Il video di Grillo

Secondo il leader M5S, dunque, per risolvere definitivamente il problema della raccolta dell’immondizia a Roma, bisogna prima risolvere quello della politica che ha lucrato per 50 anni sulla ‘monnezza’ romana. Grillo rivendica il merito del Movimento di avere bloccato il “corto circuito” che permetteva alla classe politica, e anche alle mafie, di lucrare sulla costruzione di discariche e inceneritori.

Soluzioni altamente inquinanti e insufficienti, come si è visto. L’unica soluzione concreta, prosegue il guru genovese, è la riduzione della produzione di rifiuti attraverso le nuove tecnologie. Grillo cita l’esempio della capitale catalana Barcellona, dove è in funzione uno dei più grandi separatori di immondizia del mondo che non brucia i rifiuti, ma è in grado di separare i materiali riciclabili (come alluminio, carta, vetro, plastica) dall’umido e dall’indifferenziato.

La sua intenzione sarebbe quella di costruirne due a Roma, uno nella zona Sud e uno a Nord, per un totale di 3/4000 tonnellate di immondizia trattabili ogni giorno. Solo in questo modo, afferma, i rifiuti diventerebbero una “risorsa”.

Il post di Renzi pro magliette gialle su Fb

La soluzione proposta da Grillo lascia praticamente indifferente il segretario Pd, già impegnato anima e corpo nella campagna elettorale per le prossime elezioni politiche.

Renzi apre il suo post su Facebook celebrando la discesa in campo romana degli attivisti Dem con le magliette gialle. Lui giura di non voler fare polemiche, ma di aver agito disinteressatamente soltanto per il bene di Roma, pagando persino, scrive, “di tasca nostra” il servizio dell'Ama. Nelle sue intenzioni, le famigerate magliette dovranno diventare il “marchio di fabbrica del nuovo Pd”. A sentire lui, e anche il capogruppo Dem in Campidoglio Michela Di Biase (compagna del ministro della Cultura Dario Franceschini), il fascino mediatico dell’iniziativa messa in campo avrebbe coinvolto persino gli attivisti pentastellati e avrebbe contribuito a riportare alla ribalta il problema della monnezza romana. Ma questa, ovviamente, è solo propaganda.