Movimento Cinque Stelle a testa bassa contro la riforma della Scuola di Renzi del 2015 e quella precedente di Gelmini. Se dovesse essere confermato dagli iscritti al Movimento, il programma di Governo dei pentastellati smantellerebbe, punto per punto, la Buona Scuola in nome di una istruzione pubblica e statale, democratica e gratuita, ma anche aperta, innovativa ed inclusiva. I punti del programma del M5S si possono leggere nel programma sulla scuola basato sui principi di uguaglianza, di tolleranza, di umanità e di civiltà. Al centro del progetto, la didattica: occorrerà formare studenti che siano innamorati della conoscenza e in grado di poter andare incontro alle sfide del futuro.

La scuola sarà riprogettata dalle fondamenta: aule e spazi sicuri, ambienti adeguati, ma anche docenti motivati. Per questo obiettivo, problematiche come il precariato e gli aumenti di stipendio degli insegnanti dovranno essere risolti.

Programma M5S sulla scuola 2017: cosa prevede?

Occorreranno risorse per la riforma della scuola targata M5S. Investire e non tagliare, come fu con la riforma Gelmini che ridusse, tra l'altro, il tempo pieno e le compresenze dei docenti nelle scuole primarie. Nel programma si legge che dovranno essere aumentati i fondi a favore delle scuole statali, passando dall'attuale 7,9 per cento della spesa statale al 10,2 per cento, in linea con la media europea. Occorrerà tutelare il diritto all'istruzione, previsto dalla Costituzione italiana: è impensabile che il peso delle spese scolastiche (per i riscaldamenti, per la carta igienica oppure per l'assistenza degli studenti disabili) continui a ricadere sulle famiglie italiane.

Pur riconoscendo l'importanza delle scuole paritarie (che percepiscono una retta per l'iscrizione dei propri studenti), per il M5S è indispensabile stabilire la priorità delle assegnazioni delle risorse. Pertanto, i cinquecento milioni che annualmente sono destinati alle scuole paritarie dovranno tornare alla scuola statale.

Ma nel mirino dei Cinquestelle finisce anche il criterio della parità scolastica: gli iscritti dovranno esprimersi anche sull'opportunità di rimettere in discussione la legge numero 62 del 2000.

Riforma scuola 2017 M5S: contro Gelmini e la Buona scuola di Renzi

Cosa non va nella scuola italiana che il M5S vorrebbe cambiare? Il depotenziamento prodotto dalle precedenti riforme di materie come il latino, la musica, la geografia, la storia dell'arte e la riduzione delle ore di laboratorio nelle superiori non ha dato il suoi frutti, le classi sono ingestibili e improduttive (con 30/35 alunni) e la sicurezza degli edifici è solo sulla carta.

Si dovranno promuovere le nuove tecnologie come strumenti fondamentali al servizio del sapere e della didattica: il M5S propone, dunque, di introdurre i libri digitali gratuiti, che possano essere autoprodotti e condivisi tra le scuole. Ma la riforma della scuola non sarà possibile se non si dovesse restituire la dignità alla professione di docente. Gli insegnanti hanno tenuto testa a decenni di politiche sulla scuola sbagliate, ma occorrerà valorizzarli, abbattendo la precarietà e assicurando gli aumenti degli stipendi, fermi dall'ultimo rinnovo dei contratti degli statali di otto anni fa.