Fanno decisamente riflettere le parole proferite da Giuseppe Graviano, mafioso condannato a diversi ergastoli, durante l'ora d'aria, in carcere. Parole che confermerebbero la famigerata trattativa Stato-Mafia, a cui sono stati dedicati 'fiumi' di parole. Parole che confermano le dichiarazioni del pentito Gaspare Spatuzza, secondo cui Graviano avrebbe connesso 'Cosa Nostra' all'entrata in politica di Silvio Berlusconi per 'mettersi il Paese nelle mani'. Durante l'ora d'aria i detenuti parlano del più e del meno, spesso della loro vita e dei crimini commessi.

Le parole di Graviano, intercettate nel penitenziario di Ascoli Piceno, sono decisamente forti e tirano in ballo Silvio Berlusconi, uomo che, secondo il capomafia, 'voleva scendere in campo' facendosi aiutare dalla criminalità.

Numerosi riferimenti a Berlusconi durante l'ora d'aria

Non è sempre semplice interpretare i discorsi di Giuseppe Graviano, durante l'ora d'aria al carcere di Ascoli Piceno, ma i riferimenti a Silvio Berlusconi sono numerosi. L'ex premier, secondo il mafioso del quartiere Brancaccio, voleva a tutti i costi 'scendere in campo' e chiedeva aiuto. Graviano avrebbe voluto che il Cavaliere facesse grande la Sicilia. Nel 1994, il capomafia venne arrestato, contestualmente alla nascita di Forza Italia.

Certi passaggi delle intercettazioni sono stati evidenziati e messi in maiuscolo dagli agenti della DIA perché più rilevanti degli altri, come quello in cui l'ergastolano definisce 'traditore' Berlusconi per il suo repentino allontanamento. Il mafioso recrimina all'ex premier di non averlo aiutato nel momento del bisogno, ovvero quando è finito in prigione.

Durante l'ora di aria, Giuseppe avrebbe detto a un altro detenuto, riferendosi a Berlusconi, parole del tipo 'tu cominci a pugnalarmi, pezzo di crasto che non sei altro'.

I pm vogliono interrogare Graviano

Intercettazioni 'scottanti' senza dubbio quelle sulla presunta 'relazione pericolosa' tra il mafioso e Berlusconi, depositate proprio ieri dai pm sul processo relativo alla trattativa Stato-mafia.

La pubblica accusa adesso chiede di interrogare Giuseppe Graviano. Le sue dichiarazioni sono troppo importanti e non vanno trascurate. Il capomafia avrebbe parlato anche di politica nel carcere di Ascoli Piceno, rivelando a un detenuto di aver creato, nella fase di transizione dalla prima alla seconda Repubblica, il movimento 'Sicilia Libera', che avrebbe dovuto collaborare anche con la Lega Nord.