Ad onor del vero, la sincerità non è una dote riconosciuta alla categoria degli uomini politici. Nel caso di Donald Trump, però, si oltrepassa ogni limite e, del resto, a soli cinque mesi dal suo insediamento alla Casa Bianca, il presidente degli Stati Uniti ha ormai abituato le platee ad eccessi di ogni tipo. Non è un personaggio 'politicamente corretto' e non lo sarà mai, ma da qui ad aver proununciato "almeno una bugia al giorno" si rischia di sconfinare in quella commedia demenziale tanto cara agli americani. Il New York Times lo ha sempre attaccato a 360 gradi e l'ultima stoccata è epocale.

Sulle pagine del noto quotidiano, infatti, sono state pronunciate tutte le false affermazioni pronunciate da Trump in questi primi mesi della sua presidenza.

La media di una bugia al giorno

Secondo il parere del New York Times, "l'atmosfera creata da Trump cerca di rendere la realtà irrilevante". Dal 20 gennaio all'1 marzo, ad esempio, durante i suoi primi 40 giorni alla Casa Bianca, 'The Donald' ha detto almeno una bugia al giorno, dall'1 marzo ad oggi ne sono state segnalate almeno 74. Le uniche giornate in cui non dice falsià sono quelle in cui gioca a golf o si trova in vancanza nella sua residenza in Florida, dunque quando non pronuncia discorsi ufficiali e non si esprime tramite i consueti messaggi su Twitter.

Il quotidiano newyorkese sottolinea come "la stessa campagna elettorale di Trump avesse tra i capisaldi la falsa affermazione che Barack Obama non fosse nato negli States" e che le bugie del presidente siano anche "al centro delle indagini sul Russiagate". L'ex direttore dell'FBI, James Comey, ha denunciato le false affermazioni di Trump davanti alla commissione d'indagine sul caso, sotto giuramento.

Tra le sue falsità più celebri, quella del 21 gennaio in cui si era dichiarato "contrario alla guerra in Iraq", mentre in passato aveva supportato l'azione militare. Poi ha dichiarato che "almeno 3 o 5 milioni di voti illegali mi hanno fatto perdere al voto popolare", elemento assolutamente non supportato da prove. O ancora, la presunta folla oceanica definita da lui stesso "la più grande di sempre" in occasione della cerimonia del suo insediamento, quando al contrario le riprese aeree hanno testimoniato che all'inaugurazione di Obama c'era molta più partecipazione".

Una delle più recenti riguarda la NATO che si sarebbe adoperata a combattere il terrorismo dopo le sue lamentele, in realtà l'Alleanza Atlantica combatte il terrorismo sin dagli anni '80. Il New York Times sottolinea inoltre che, secondo i recenti sondaggi, il 60 % degli americani pensa oggi che Donald Trump "non sia un uomo onesto".