A meno di due settimane dalla visita di Donald Trump in Medio Oriente, che doveva servire, tra l'altro, a creare le basi di una grande alleanza tra i paesi arabi del Golfo Persico con lo scopo principale della lotta al terrorismo islamico, il progetto subisce un duro colpo. L'Egitto, gli Emirati Arabi Uniti, il Bahrein e l'Arabia Saudita hanno annunciato di aver interrotto le relazioni diplomatiche con il Qatar. Era già successo nel 2014, ma oggi la situazione è anche più complicata, se possibile. Infatti, il Qatar viene accusato apertamente dagli altri paesi arabi di sostenere il terrorismo.

L'accusa è molto seria, tanto che il Segretario di Stato americano, Rex Tillerson, temendo per la tenuta dell'alleanza ha esortato tutti a rimanere uniti. Il Qatar fino a ieri faceva parte della coalizione internazionale che combatteva la guerra in Yemen contro i terroristi islamici. Ora, con l'interruzione delle relazioni diplomatiche, anche questa cooperazione si interromperà.

Le cause all'origine della crisi odierna

Alla base della decisione di interrompere le relazioni diplomatiche ci sono, fondamentalmente, le tensioni con l' Emiro Tamir bin Hamad Al-Thani e le dichiarazioni dell'emittente televisiva al Jazeera, con base proprio in Qatar, accusata di incitare i terroristi e i destabilizzatori e le cui trasmissioni erano già state interrotte negli Emirati Arabi e in Bahrein.

L'emiro avrebbe, invece, fatto delle dichiarazioni anti-Iran che, secondo il Qatar, sarebbero state manipolate e frutto di un attacco hacker.

L'accusa di hackeraggio

Come si diceva, il Qatar aveva denunciato un attacco hacker contro l'agenzia di stampa ufficiale da parte di ignoti, ma questa versione dei fatti è stata giudicata non veritiera dagli Emirati Arabi, dall'Arabia Saudita e dall'Egitto e le tensioni sono cresciute di giorno in giorno fino a sfociare nell'annuncio di interruzione delle relazioni diplomatiche di questa mattina.

Quindi quello che doveva essere il progetto della Nato araba risulta già spaccato in due, perché gli altri paesi arabi, cioè Oman e Kuwait, sono su posizioni più prudenti.

Interrotte le comunicazioni aeree e navali

L'interruzione delle relazioni diplomatiche ha avuto come conseguenza, quasi immediata, la chiusura delle frontiere e l'interruzione dei voli di linea e delle comunicazioni navali.

Già solo la chiusura delle frontiere tra Arabia e Qatar ha come risultato di isolare completamente Doha. Il paese è infatti collegato con gli altri solo attraverso il confine con l'Arabia. La compagnia aerea Etihad Airways ha annunciato che interromperà immediatamente tutti i voli da e per Doha. Praticamente, da domani 6 giugno non sarà più possibile recarsi in Qatar utilizzando la compagnia di Abu Dhabi. E le cose rimarranno così, ha annunciato la compagnia, fino a nuova comunicazione. Stesse decisioni sono state prese dalle linee aeree egiziane.

Gli ambasciatori vengono richiamati

Gli Emirati Arabi hanno annunciato il ritiro dei loro ambasciatori. E hanno concesso ai diplomatici qatarioti 48 ore di tempo per lasciare il paese.

Stessa cosa ha fatto il Regno del Bahrein sostenendo che più volte il Qatar si è voluto intromettere negli affari interni del Regno e ha fomentato e sostenuto attivamente gli estremisti islamici. Da parte sua il Qatar dichiara che questa mossa da parte degli altri paesi del Golfo è ingiustificata e, secondo il ministro degli Esteri di Doha, mira a mettere sotto tutela l'emirato. Intanto questa nuova escalation ha avuto già le prime conseguenze dirette per l'economia mondiale. La Borsa di Doha è crollata e il prezzo del petrolio è schizzato in alto. Inoltre, occorre ricordare che il Qatar condivide con l'Iran uno dei più grandi giacimenti di gas al mondo, che ora potrebbe essere messo a rischio.