Il diritto d’autore è accordato dall’ordinamento che mette a disposizione degli artisti, ma non solo, di qualunque creatore, di un’opera che derivi da un’idea il godimento di diritti morali ed economici che ne derivano.

Questo diritto è garantito nel nostro ordinamento tramite un meccanismo che vede protagonista una società a gestione collettiva, la siae, che tutela i diritti economici detenuti da autori ed editori che glieli affidano detenendo e distribuendo questi diritti economici ai propri associati, agli autori ed editori per l’appunto.

Le parti in causa: SIAE

La SIAE è un Ente Pubblico dove per “pubblico” si intende che questa società, oltre a garantire i diritti degli associati riconoscendogli il giusto compenso per le loro opere, si fa garante di interessi generali direttamente riconosciuti dalla nostra Costituzione.

Proprio a fronte di questa grande responsabilità la SIAE è sottoposta alla vigilanza della Presidenza del Consiglio, del Ministero per le Attività e i Beni Culturali e del Turismo e del Ministero dell’Economia e delle Finanze a garanzia della propria trasparenza.

La società, in quanto ente oltre che Pubblico, Economico, non riceve sovvenzioni statali e non è a scopo di lucro ma è economicamente indipendente.

Proprio da questa premessa possiamo cercare di capire la posizione del rapper Fedez e del Ministro franceschini nella recentissima vicenda che li vede protagonisti.

Dal 2016 infatti il rapper decide di “staccarsi” dalla società SIAE per affidare i propri diritti a una società privata, indipendente: la Soundreef Ltd.

Soundreef Ltd raccoglie e gestisce i compensi che spettano agli autori ed è interamente controllata da Soundreef S.p.A., quindi non è un ente pubblico economico ma un Ente di Gestione Indipendente.

Sondreef, infatti, parla chiaramente di “clienti” riferendosi agli autori ma il succo è lo stesso: gli associati vengono tutelati nel godimento dei propri diritti d’autori e connessi ma da un Ente di Gestione indipendente, a tutti gli effetti.

Questo il concept Soundreef di cui in Italia si fa fiero portavoce Fedez.

Monopolistica la posizione della SIAE che impedisce a Soundreef di raccogliere la gestione dei diritti dei suoi associati, cosa consentita a livello legale e "consigliata" da una direttiva europea del 2014 a tutela della libera concorrenza e dei vantaggi che questa apporta ma che il Governo tarda (non tanto misteriosamente per il rapper) a recepire.

Le parti in causa: 2, Fedez e Franceschini

Si è tenuto ieri, organizzato dalla stessa Soundreef, un convegno promosso a Luiss Enlabs da Soundreef, “Compose the future”.

In occasione di tale convegno il rapper ha mosso pesanti accuse al Ministro Franceschini parlando di un palese conflitto di interessi.

Si configurerebbe per il rapper, questo conflitto di interessi, nel fatto che la moglie del Ministro Franceschini si occupi della gestione dei beni immobili della SIAE che, come da normativa è sottoposta alla vigilanza del Ministero, di cui il Ministro è titolare.

Dura, secca la reazione di Franceschini che afferma di aver usato fin troppa tolleranza sinora verso le continue insinuazioni del rapper, che fermamente crede nella potenza del concetto Soundreef.

Il Ministro, infatti, annuncia una imminente querela per calunnia nei confronti del cantante, dimostrando un atteggiamento che sinora potrebbe sembrare a questo punto quasi paterno nella tolleranza a suo dire dimostrata. E' ora che avendone le disponibilità per farlo Fedez si assuma le responsabilità economiche dei danni prodotti dalle sue calunnie.

Ancora più altisonante il comunicato della società SIAE che risponde con un comunicato pubblico, ordinando di dare mandato ai suoi avvocati di reagire nella maniera più dura conosciuta nei confronti del cantante.

A tutto ciò fa eco il blog pentastellato che cavalca prontamente l’onda della demagogica possibilità di fare della vicenda un’opposizione.

Provvisoria assoluzione delle parti in causa

Risulta agli atti che la Di Biase, moglie del Ministro, però, lavori per conto di un'istituzione per l'Arte e la Cultura senza fine di lucro, la "Fondazione Sorgente Group" sostenuta economicamente da "Sorgente Group", un gruppo finanziario immobiliare riconosciuto a livello internazionale che gestisce immobili considerati rilevanti per posizione geografica, storicità ed architettura.

Una società di tal leva dovrebbe essere, per il rapper, quindi, una sorta di tramite per la gestione di immobili della SIAE spingendo il Ministro a non recepire la direttiva. Forse di qui la fantasiosa ricostruzione del rapper. Si sa, tutti sono innocenti fino a prova contraria, quindi per ora Franceschini è calunniato e Fedez non è calunniatore.

Di buon auspicio che Fedez si sbagli e che così finisca questa politicizzazione del rapper evitando un Celentano 2, o ce lo ritroveremo in prima serata seduto a far sermoni bevendo acqua minerale. Di buon auspicio che se non fosse machiavellica ricostruzione quella di Fedez, questo episodio serva a dare una scossa a una situazione monopolistica che è inconciliabile in ogni caso con lo test concetto di musica. Fiducia al Governo, fiducia alla Musica!