Ieri lo Stato Islamico, ormai a un passo dalla sconfitta, con un disperato gesto di rabbia e follia ha distrutto la celebre Grande Moschea di Al Nuri, a Mosul, che sarebbe divenuto il simbolo della sconfitta ISIS. Si tratta della Moschea più importante della città, con il celebre minareto inclinato, ormai distrutto.

Proprio in questo luogo, nel giugno del 2014, il califfo Abu Bakr Al Baghdadi aveva proclamato la nascita dell'ISIS. Quindi si potrebbe ipotizzare che la distruzione della moschea da parte di questo sia stata dettata dalla volontà di non lasciare nulla intatto ai vincitori.

Tuttavia questo gesto potrebbe essere anche interpretato diversamente, come ha fatto ad esempio il presidente iracheno Faud Masum, sostenendo che con questa azione l'ISIS avrebbe formalmente dichiarato la propria sconfitta militare.

Gli attori

A questo punto della storia sorge spontanea una domanda: "Cosa accadrà in Medio-Oriente e in Europa, in seguito alla sconfitta dello Stato Islamico?"

Certamente bisogna citare la "questione curda". I ribelli curdi hanno infatti avuto un ruolo fondamentale nella guerra contro l'ISIS, basti citare i Peshmerga, alleati con Damasco. Ma la "questione curda" si riferisce alla gestione di territori sotto il loro controllo, che è oggetto di numerose tensioni e tutto sta nell'osservare le decisioni del regime di Damasco.

In questa parte del racconto si inserisce anche l'Iran, intenzionato a tenere possedimenti particolarmente estesi oltre il suo Stato e cioè in Siria e in Iraq. Prima di oggi questo non era un problema perché quei territori erano dell'ISIS, ma con la sua sconfitta, l'Iran ha la possibilità di controllarli -peraltro questo continuità territoriale permetterebbe all'Iran di ottenere una sorta di indipendenza dalla Russia-.

Isis sconfitta, ma persiste il pericolo di attentati in Europa

Nonostante sia stata ostacolata la capacità dell'ISIS di controllare vasti territori in Medio Oriente, è probabile che degli affiliati continuino a porre in essere attentati terroristici in Europa. Questo potrebbe verificarsi perché l'Europa è piena di estremisti islamici, ma anche perché il "lavoro mediatico" dello Stato Islamico è stato talmente potente da cambiare la personalità di migliaia di persone.

Tuttavia anche sotto un altro punto di vista l'ISIS ha subito una pesante sconfitta: negli ultimi mesi si è registrata una maggiore difficoltà di organizzazione degli arrivi e delle partenze dei Foreign Fighters verso e da i territori ISIS.