Roma, controffensiva della destra contro la delibera del Comune con cui la giunta M5S del sindaco Virginia Raggi vorrebbe voltare pagina sul sistema dei campi rom nella Capitale. La leader di Fratelli d’Italia, giorgia meloni, è stata protagonista, ieri 6 giugno, di un flashmob in piazza del Campidoglio, di cui riporta video e dichiarazioni sul suo profilo Facebook. Anche il capo della Lega, Matteo Salvini, utilizza il social network per denunciare quella che definisce una “follia a 5 Stelle”. Al centro delle critiche dei partiti cosiddetti sovranisti c’è il previsto stanziamento di fondi per favorire l’integrazione di rom e sinti, mentre gli italiani poveri vengono abbandonati a loro stessi.

Toni da campagna elettorale. Ma vediamo quali sono le rivendicazioni dei fascio-leghisti.

L’ironia di Salvini

Il post di Matteo Salvini, pubblicato questa mattina, 7 giugno, su Fb, utilizza l’arma dell’ironia per cercare di smontare il piano rom messo a punto dalla giunta pentastellata. Il numero uno leghista snocciola i numeri della delibera. “Fino a 10.000 euro a famiglia Rom per pagare affitto e bollette”. Fino a 5.000 per l’apertura di piccole imprese, “chissà in quali settori”, ironizza il capo leghista, “gioielleria, casseforti o ricambi auto?”. Ma, nelle intenzioni della Raggi, prosegue, ci sarebbe anche la “legalizzazione di ‘mercatini dell'artigianato’ (o del rubato?)”, e la “regolarizzazione dei ‘riciclatori di metallo’ (o ladri di rame?)”.

Insomma, conclude Salvini, con 4 milioni di euro di fondi Ue, definiti soldi “nostri”, si prospetta una “vita a 5 Stelle per i rom”.

Il flashmob della Meloni

Anche Giorgia Meloni, che con i suoi Fd’I rischia di rimanere fuori dal parlamento per colpa della nuova legge elettorale, parte all’attacco della giunta Raggi con una mini manifestazione organizzata ieri di fronte al palazzo Senatorio in Campidoglio.

I post fascisti, o missini, denunciano “la vergogna della delibera che a Roma il Movimento 5 Stelle propone in favore di rom e sinti”. Meloni critica la scelta dei grillini di prevedere investimenti “fino a 10000 euro a famiglia per l'inserimento lavorativo o abitativo”, mentre per i “cittadini romani” italiani non è previsto nulla. A questo proposito, la pasionaria sovranista cita i casi di famiglie sfrattate dalle case popolari e lasciate in mezzo alla strada, oppure di gente costretta a vivere in roulotte.