sinistra Ragionevole, questo sarebbe il nome del progetto politico proposto da Giuliano pisapia. L'ex Sindaco di Milano sta infatti da qualche tempo spingendo affinché si crei un'alternativa di centrosinistra al PD di Renzi. Una "sinistra ragionevole" e non "rancorosa", ma in netta contrapposizione con le politiche di larghe intese portate avanti dal nuovo Partito Democratico, che hanno portato porzioni sempre più consistenti del partito a distaccarsi da esso, poiché giudicato troppo poco di sinistra o, addirittura, tendente eccessivamente a destra.

L'ex Sindaco di Milano si propone come leader di un movimento che possa donare nuovo lustro alle ideologie proprie del centrosinistra e che possa essere un nuovo punto di riferimento per quella porzione di elettorato delusa da Renzi. Quella di Pisapia non sarebbe però una leadership mirata alla personalizzazione del partito, egli fungerebbe unicamente da catalizzatore, in modo da convogliare i maggiori esponenti della sinistra italiana all'interno del neonato movimento.

Una proposta ambiziosa, che rischia di scontrarsi contro una delle realtà che contraddistinguono da molto tempo la sinistra italiana: le "liti da cortile" ed i dissidi interni. Problematiche ben note a Giuliano Pisapia, che si dimostra però ottimista.

Il Progetto

Un progetto di coalizione e cooperazione, questo sarebbe ciò che Pisapia ha in mente, mirato alla discussione ed al confronto pacifico fra differenti forze politiche e correnti di pensiero interne alla sinistra ed al centrosinistra. Il tutto volto a contrastare le nuove correnti di pensiero che permeano il PD, edulcorandone il fondamento, e ad offrire una valida alternativa ad esse.

Altri punti cardine della proposta sarebbero anche una maggiore partecipazione da parte della base ed il favorire un ricambio generazionale per quanto riguarda la classe politica.

Le posizioni dei Leader della sinistra

Pisapia ha cercato la collaborazione di tutti i maggiori esponenti del centrosinistra distaccatisi dal PD, riservando particolare attenzione alla partecipazione di Prodi, Letta, D'Alema e Bersani.

Bersani si è subito mostrato interessato al progetto, confermando la sua partecipazione.

Prodi dal canto suo sta seguendo le vicende come spettatore esterno, ma con interesse, nonostante alcuni suoi fedelissimi non si siano dimostrati molto ottimisti in merito al progetto in questioni. Sarebbero invece buoni i rapporti tra Letta e Pisapia, nonostante il primo abbia dichiarato di non volersi pronunciare prima di aver seguito con attenzione la campagna elettorale. D'Alema si sarebbe invece dimostrato scettico per quanto riguarda la collocazione politica del movimento, preferirebbe parlare di "sinistra" e non di "centrosinisitra", in modo da favorire la partecipazione di Sinistra Italiana e scongiurare l'accostamento all'aerea Renziana. Una posizione simile a quella di D'Alema è stata manifestata anche da Speranza ed i suoi.

L'area orlandiana parrebbe invece guardare all'idea di Pisapia con entusiasmo, considerandola una valida alternativa al Partito Democratico guidato da Renzi.

Un'idea pronta a concretizzarsi

«Il primo luglio si terrà a Roma un incontro nazionale aperto ai soggetti interessati a dar vita a un nuovo centrosinistra, un soggetto che si candida a governare il Paese», questo l'annuncio di Pisapia a Bruxelles. Un incontro che vedrà la partecipazione di Bersani, come dichiarato da lui stesso, e che si prospetta piuttosto interessante per la politica italiana. Non è ancora stata confermata la presenza di Prodi e Letta, i patron desiderati da Pisapia. Sarà una svolta in grado di cementare l'ormai frammentata sinistra italiana? Avremo modo di scoprirlo tra meno di un mese.