Il codice della strada è materia di ripetuti interventi legislativi, spesso più volte nel corso di un singolo anno.

Sempre più spesso, infatti, una prassi volta a rispondere in via emergenziale alle tematiche du jour procrastina, o peggio rinvia a data da destinarsi, interventi di portata maggiore. Col rischio, si vedrà più avanti, di scontentare tutte le parti in causa.

Per cominciare, ecco una breve sintesi delle ultime innovazioni susseguitesi in tema di Codice della Strada.

Le novità tra interventi di legge risalenti e odierni.

Ad oggi le ultime norme sono state licenziate tra i mesi di Maggio e Giugno.

Un intervento molto contestato ha riguardato l'emendamento proposto dal deputato PD Giraudo: le vetture non in regola con il pagamento del bollo auto o in stato di fermo amministrativo non potrebbero effettuare la revisione.

Tanto malcontento ha suscitato altresì l'idea di introdurre scaglioni per i premi assicurativi, più cari nel caso di vetture inquinanti. Recepita invece la direttiva UE che obbliga, tra le altre cose, i conducenti a segnalare l'usura dei freni e i km percorsi in apposite voci del libretto all'atto della revisione, ora obbligatoria percorsi almeno 160000 km nei primi 4 anni o in caso di incidente che abbia danneggiato le componenti di sicurezza del veicolo (prima vi si doveva ottemperare solo previa segnalazione della Polizia Stradale).

Altre novità più recenti riguardano gli standard minimi dei seggiolini per minori al di sotto di 1,25 metri di statura, la distanza di sorpasso di un metro e cinquanta centimetri dai ciclisti (pena multa fino a 652 euro per gli automobilisti incauti) e due ultime norme foriere di ulteriori polemiche: la dotazione, per gli agenti di Polizia in appostamento, del sistema di rilevazione Mercurio e le sanzioni per scongiurare l'utilizzo del telefonino durante la guida.

Assicurazioni, cellulari: due problemi non risolti.

L'introduzione del richiamato sistema Mercurio, collegato alla banca dati dell'ANIA, rischia di venire inficiata da subito nella sua finalità pratica da un problema di ordine burocratico: l'aggiornamento della banca dati stessa. Dettaglio apparentemente di poco conto, ma significativo alla luce della scoperta di 42mila casi di frode assicurativa nel primo periodo d'introduzione del sistema di rilevazione.

Inoltre, in caso di demolizione o rinnovata assicurazione del veicolo, gli sconti sull'ammontare della sanzione renderebbero difficoltoso determinarne la cifra.

Infine, problemi per la norma, introdotta solo nel mese di Maggio, della doppia sanzione per chi telefona o adopera altrimenti il telefonino alla guida (è permesso infatti il solo uso di un singolo auricolare o di un sistema vivavoce Bluetooth), già oggetto di revisione negli ultimi giorni.

I fautori di una "linea dura" nei confronti dei trasgressori auspicavano punizioni esemplari, non pervenute nei fatti: la decurtazione di 10 punti ci sarà solamente alla seconda infrazione, dalla patente, che verrà ritirata in caso di recidiva infrabiennale; e l'ammontare della sanzione pecuniaria ad un massimo di 647 euro, sempre salvo aumenti per recidiva.

In ogni caso, viene confermato il luogo comune secondo cui l'argomento "motori" appassionerebbe quotidianamente gli italiani: stavolta, purtroppo, in negativo.