Roma - Due giorni dopo l'incontro - mediazione per meglio dire - avvenuto a Parigi tra il premier del governo di unità nazionale libico Al Sarraj ed il 'ribelle' generale Haftar (controllante la parte est del paese), sorgono vari interrogativi sulla reale causa che abbia spinto il giovane presidente francese Macron a volere questo incontro, e dunque a cercare una mediazione capace di portare stabilità al martoriato paese africano.

Proprio riguardo questo incontro, infatti, si è sviluppata una grossa polemica all'interno del dibattito politico. C'è chi definisce l'iniziativa del presidente francese 'opportunista'.

C'è invece chi, come lo stesso premier gentiloni, definisce l'incontro un netto passo avanti per la situazione Libica e auspica che da esso possano nascere importanti sviluppi per la stabilizzazione della libia stessa. In conferenza stampa congiunta con Al Sarraj, Gentiloni ha inoltre aggiunto che il governo di unità nazionale libico ha formalmente chiesto al ministero della difesa Italiano l'invio di unità navali al fine di poter controllare meglio le proprie coste.

La domanda sorge spontanea: l'iniziativa del presidente Francese mira al perseguimento degli interessi nazionali o potrebbe essere una mano d'aiuto all'Italia e quindi a tutta l'Europa per la stabilizzazione della Libia? Sappiamo infatti che, fin'ora, l'Unione Europea ha lasciato all'Italia 'carta bianca' per la gestione della complicata situazione del paese governato per tanti anni da Gheddafi e lasciato in balia di se stesso dopo il rovesciamento della dittatura di quest'ultimo.

Le risposte a questa domanda potrebbero essere due

La Francia ha approvato in seno all'Onu la risoluzione attraverso la quale è stato creato il governo di unità nazionale presieduto da Al Sarraj; tuttavia non ha mai nascosto il proprio sostegno al governo di Tobruk del generale Haftar. L'instabilità della Libia, è risaputo, è un problema per l'intera Europa, sopratutto perchè è proprio dalla Libia che partono i grandi flussi migratori che tanto fanno discutere gli stessi paesi europei.

Da un lato dunque l'iniziativa della Francia potrebbe mirare semplicemente alla stabilizzazione della Libia stessa ed alla conseguente riduzione dei flussi migratori, senza includere eventuali interessi nazionali.

Dall'altro lato però, l'Italia ha sempre avuto in questi ultimi anni il compito di gestire autonomamente la questione libica.

Guardando i fatti con estrema malizia, l'iniziativa di Macron potrebbe essere dunque semplicemente un tentativo di togliere all'Italia il compito assoluto di controllare la situazione libica e, dunque, un tentativo per acquisire un maggior controllo del paese africano.

Se rimane il dubbio riguardo queste due possibilità, sicuramente si può affermare una cosa: che si perseguano interessi nazionali o europei, dalla stabilizzazione della Libia non può che guadagnarci tutta l'Europa. Ben venga dunque il ritrovato spirito Europeo o, forse, il mai perso interesse nazionale Francese.