Questa mattina la Camera dei Deputati ha convertito in legge il decreto vaccini dopo che il Senato aveva apportato modifiche al testo la settimana scorsa ed il Governo aveva posto il voto di fiducia sul medesimo.

Vaccini, i voti e le reazioni

Il testo è stato approvato con 296 voti a favore, prevalentemente del Partito Democratico, 92 contrari (da parte di Movimento 5 Stelle e Lega Nord) e 15 astenuti (Fratelli d'Italia). I parlamentari aderenti al PD hanno salutato l'approvazione del decreto con un lungo applauso. Durante la votazione si è tenuta una manifestazione del movimento "no vaccini" al di fuori di Montecitorio.

"Il varo definitivo della legge aumenterà il livello di protezione sanitaria delle famiglie italiane". Così il premier Paolo Gentiloni sul via libera finale al decreto vaccini. Soddisfazione espressa anche dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin intervistata da Il Messaggero: "Abbiamo fornito uno scudo protettivo per i nostri figli rispetto a delle malattie molto gravi che ancora persistono tra di noi. Abbiamo messo in sicurezza questa e le prossime generazioni".

Cosa prevede la nuova legge

I genitori dovranno sempre vaccinare i propri figli contro poliomielite, difterite, tetano, epatite B, pertosse, batterio Hib (causa di gravi infezioni nei minori di cinque anni). Fino al 2020 saranno inoltre obbligatori i vaccini contro morbillo, parotite, rosolia e varicella.

I trasgressori saranno puniti con multe da 100 a 500 euro (in origine il decreto prevedeva sanzioni da 500 a 7.500 euro). Viene istituita l'anagrafe vaccinale da parte del Servizio Sanitario Nazionale per coordinare l'attività di tutti i soggetti pubblici competenti in materia di prevenzione delle malattie infettive.

Un emendamento presentato dalla Senatrice Patrizia Manassero (PD) permetterà di utilizzare vaccini in cui sia assente l'antigene specifico per quei soggetti già coperti per una specifica malattia.

In via sperimentale, a partire dall'inizio del prossimo anno scolastico, le vaccinazioni potranno essere prenotate anche nelle farmacie convenzionate, previa prenotazione presso i Centri Unici di Prenotazione (CUP). Gli operatori scolastici, gli operatori sanitari e quelli socio-sanitari potranno attestare il proprio stato vaccinale anche attraverso un'autocertificazione: è quanto prevede l'emendamento approvato alla Camera dei Deputati.