La televisione di stato nordcoreana ha rilasciato un video in cui viene simulato un attacco all’isola di Guam, dove gli Stati Uniti mantengono una flotta navale e una base aerea. Già in precedenza Pyongyang aveva minacciato di colpire l’isola, che pur non appartenendo agli Stati Uniti, è da essi amministrata. Il 29% dell’intero territorio è sotto giurisdizione statunitense, ospitando basi militari del Pentagono. È chiaro, quindi, che un eventuale attacco a Guam può essere visto, sia da parte nordcoreana che da parte della Casa Bianca, come una violazione di territorio americano.

Un attacco già da tempo possibile

Già da tempo i missili nordcoreani hanno la possibilità di raggiungere le coste della piccola isola del Pacifico, se non con i missili Musudan, il cui raggio di azione di 4.000 chilometri si pone poco prima del limite di Guam, di sicuro con i missili di ultime generazione Hwasong.

Il video trasmesso da Pyongyang mostra le immagini dei test missilistici degli Hwasong-14, i vettori più potenti in mano all’esercito di Kim Jong Un, seguiti da una sequenza animata che, da un’ipotetica telecamera posta sull’ogiva missilistica, ritrae l’isola di Guam dallo spazio via via ingrandita. Durante la trasmissione vengono anche mostrati i principali leaders statunitensi, dal vice presidente Mike Pence, al Capo di Gabinetto Joseph Dunford per passare dal segretario di stato Jim Mattis al capo della CIA Mike Pompeo avvolti nelle fiamme.

Il presidente americano Donald Trump è, invece, mostrato in un cimitero con la scritta in sovraimpressione “Il destino degli Stati Uniti peccatori termina qui”.

Le esercitazioni militari congiunte USA-Sud Corea

La sequenza della trasmissione si sofferma poi sulle esercitazioni militari congiunte USA-Corea del Sud in atto nelle acque che fronteggiano la Corea del Nord.

La sequenza finale mostra assieme ad un calendario, alcuni armamenti militari (una portaerei, due aerei e un missile), un chiaro riferimento alle esercitazioni annuali che Pyongyang considera da sempre una provocazione da parte dei governi di Seoul e Washington.

La Corea del Nord, dopo aver testato con successo l’ultimo missile Hwasong-14 che sembrerebbe in grado di colpire le coste statunitensi che si affacciano sul Pacifico, è ora impegnata nel programma di creare una bomba atomica miniaturizzata in grado di essere trasportata all’interno di un’ogiva missilistica ICBM. Secondo fonti del Pentagono gli scienziati e i tecnici nordcoreani sarebbero molto vicini a portare a termine l’obiettivo dato loro da Kim Jong Un.