No alla politicizzazione della ricostruzione post Terremoto nel Centro Italia. Dopo l’addio del commissario Vasco Errani i sindaci di Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo hanno bocciato sul nascere l’ipotesi Maria Elena Boschi. Il governo, che deve comunque trovare un sostituto all’apprezzato ex presidente della Regione Emilia Romagna, si è ritrovato alla situazione di partenza oltre che in clamoroso ritardo. Non solo, i primi cittadini dei territori dilaniati dal sisma hanno voluto rimarcare a gran voce i risultati della gestione Errani. Un lavoro che invece è stato più volte additato come poco risolutivo dalle forze di opposizione e che il governo (e il Partito Democratico) non hanno protetto a sufficienza.

L’addio dell’ex fedelissimo di Pierluigi Bersani ha disorientato sia il premier Paolo Gentiloni che il segretario dem Matteo Renzi. Lo schiaffo incassato da Palazzo Chigi ha fatto molto rumore perché ha rotto equilibri già delicati creando un vuoto di personalità nella ricostruzione post terremoto. In tal senso la Boschi non avrebbe mai potuto rimpiazzare l’esperto politico sia nella popolarità che nella credibilità. Renzi lo sapeva bene ma ha comunque tentato un affondo quantomeno inopportuno considerate le polemiche derivanti.