Le elezioni tedesche hanno riconfermato Angela Merkel per la quarta volta. I risultati delle regionali di Meclemburgo sono stati confermati: i grandi partiti non hanno riscosso successo e molti cittadini hanno dato fiducia alla formazione di Destra radicale e populista Alternative für Deutschland (AfD) che è entrata per la prima volta nel Bundestag con il 12,6% dei voti affermandosi come terza forza politica del paese con 87 seggi.

Dalla critica all'Euro alla battaglia anti-Islam

L'AfD era un partito fondato da professori universitari e aristocratici, il cui cavallo di battaglia era la contrapposizione alla politica economica della UE.

Col passare del tempo però il partito degli intellettuali anti-euro si è trasofrmato in una forza politica capace di raccogliere consensi e di sfidare la società tedesca. Alternative für Deutschland è cresciuta alzando la bandiera della lotta all'immigrazione, in particolare quella islamica, e lanciando un'offensiva serrata alle politiche di integrazione della Merkel. Nell'AfD sono maturate due anime diverse ma parallele che sono state il vettore di crescita del piccolo partito di destra. Una, fortemente conservatrice e populista, che porta avanti le istanze anti-immigrazione più radicali e che è guidata da Alexander Gauland, intellettuale, ex liberale della Cdu, che è riuscito ad attirare l'elettorato della destra e delle classi sociali popolari che vivono a contatto con gli immigrati nelle periferie.

L'altra, più dialogante e moderna, è quella che fa capo a frau Weidel, una ragazza giovane, liberale, colta, cosmopolita, e addirittura lesbica, convive con la sua compagna svizzera di origine cingalese con cui cresce due figli.

Questa ala dell'AfD è riuscita a raccogliere i voti della classe media e dei moderati che vedono nelle politiche dell'Unione Europea una pericolosa minaccia per l'economia tedesca, con il suo aspetto rassicurante, moderno e lontano dalle posizioni estremiste della destra radicale.

Nella sua campagna elettorale, l'AfD ha spinto l'acceleratore sui temi della difesa dall'immigrazione e dal mondo islamico: due punti fondamentali del programma elettorale erano basta nuove moschee e abolizione delle cattedre di teologia islamica nelle università tedesche.

La rabbia degli antifascisti

Appena terminate le elezioni diverse centinaia di antifascisti tedeschi si sono diretti ad Alexanderplatz dove si trova la sede centrale di Alternative für Deutschland per protestare contro l'elezione dei deputati del partito anti-islam.

Il grattacelo dove si trovavano i sostenitori dell'AfD per festeggiare i risultati elettorali è stato circondato e la polizia è subito intervenuta per fermare i manifestanti che hanno risposto lanciando pietre e gridando slogan antifascisti.