Altro che legge di civiltà. Lo Ius soli si sta trasformando in un ostacolo insormontabile che consentirà, ai partiti di maggioranza, di archiviare anticipatamente la legislatura a loro piacimento. A confermare il naufragio del provvedimento un esponente di spicco del governo: Beatrice Lorenzin. Il ministro della Salute con tutto il suo partito, Alternativa Popolare, si è messa di traverso e non intende desistere. Già nelle scorse settimane il leader dell’ex Nuovo Centrodestra, Angelino Alfano, aveva bloccato di fatto il tentativo del Partito Democratico di porre la fiducia in Parlamento sullo Ius Soli.

Venendo a mancare i numeri della maggioranza, Renzi e i suoi non hanno potuto che rinviare la discussione in aula confidando nella possibilità di trovare a stretto giro di posta un accordo bipartisan. L’obiettivo a questo punto può dirsi naufragato e a ratificarlo è stata proprio la Lorenzin: “Il discorso è chiuso e sarà portato nella prossima legislatura perché è una norma che deve agevolare un percorso d’integrazione”. Non potrà essere contento il collega al Viminale, Marco Minniti, che più volte aveva invocato l’immediato via libera al disegno di legge aggrappandosi al voto favorevole anche da parte dell’opposizione. Lo Ius Soli resterà un’utopia.