Sempre più spesso le persone anziane sono il bersaglio preferito dei truffatori, che sfruttano le loro condizioni di debolezza o, più semplicemente, il loro bisogno di compagnia. E, come accade per altre fattispecie di reato disciplinate dal nostro Codice Penale, le pene comminate per questi "reati minori" sono piuttosto blande rispetto al danno arrecato, sia in termini oggettivi, che soggettivi. Si pensi che per il reato di truffa semplice è prevista la reclusione da 6 mesi a 3 anni e la multa da euro 51 a euro 1032.

Comunque, presto tutto questo potrebbe cambiare.

La Camera dei deputati ha, infatti, approvato ieri, a larga maggioranza, un nuovo disegno di legge, che istituisce il reato di frode patrimoniale a danno di soggetto vulnerabile a causa dell'età avanzata. Per il varo definitivo della norma serve ora l'approvazione dell'aula del Senato della Repubblica.

Cosa prevede il nuovo disegno di legge

Secondo quanto si è potuto sapere finora, il nuovo progetto di legge prevede che chiunque induca una persona anziana, con qualunque mezzo fraudolento, a dare o promettere denaro o altra utilità rischia una pena che prevede la reclusione da 2 a 6 anni insieme a una multa variabile dai 400 ai 3000 euro.

Il disegno di legge, comunque, fissa dei paletti ben precisi per l'l'applicazione di questa nuova fattispecie di reato.

Infatti, questo si configura solo se commesso in casa della persona anziana o nei pressi di negozi, centri commerciali o uffici postali e banche, ma anche ospizi e case di cura o di riposo. Inoltre, deve avere ad oggetto una finta offerta commerciale. Infine, sarà compito del giudice adito stabilire l'esistenza della condizione di vulnerabilità dell'anziano.

Sono previste, poi, delle aggravanti se il reato viene perpetrato utilizzando il telefono o mezzi informatici. Un'altra aggravante scatterà, ovviamente, se la truffa viene commessa avvalendosi di dati personali sensibili e non sottratti illecitamente.

Le pene e le sanzioni comminate

Per quanto riguarda le pene inflitte al reato di frode patrimoniale a danno di persona anziana, il nuovo progetto di legge, prevede, innanzitutto, l'obbligatorietà dell'arresto in flagranza di reato, il sequestro o la confisca dei valori o beni sottratti alla persona, anche, dice la legge, per equivalente.

Può essere applicata la custodia cautelare in carcere e, l'eventuale sospensione della pena è prevista, in via condizionale, solo se vengono rispettate, contemporaneamente, tre condizioni. Bisogna, cioè, restituire la refurtiva, in primo luogo. In secondo luogo, va risarcito il danno arrecato. E, infine, vanno eliminate tutte le conseguenze del reato.

Il disegno di legge specifica, inoltre, che la frode deve essere stata commessa nei confronti di persona anziana di età superiore ai 65 anni e che non sia affetta da particolari patologie degenerative, come Alzheimer o demenza senile, perché in questo caso si applica il reato di circonvenzione di incapace, che, pure, ha subito modifiche per quanto riguarda le pene inflitte e le multe comminate.

La reclusione, per questo reato è stata, infatti, elevata ad un massimo di 7 anni. E la multa va da un minimo di 1302 euro ad un massimo di 3500 euro.

Le reazioni politiche

Nonostante l'approvazione a larga maggioranza da parte della Camera, si sono, comunque, levate delle voci di dissenso. Ad esempio, Forza Italia, i cui deputati hanno preferito astenersi, solleva forti dubbi. Parla, infatti, di duplicazione di fattispecie già presenti e punite nel nostro Codice Penale. Inoltre, il deputato forzista Francesco Paolo Sisto pone l'accento sull'indeterminatezza di concetti come la vulnerabilità e l'età che contrastano con la specificità di una disposizione che deve trovare posto e sistematicità all'interno del nostro Codice Penale.