Il PD aveva promesso che avrebbe approvato lo ius soli. Lo avevano detto il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, il ministro della giustizia Andrea Orlando, e moltissimi dirigenti della maggioranza e della minoranza. Purtroppo, non s'ha da fare.

Alla ripresa dei lavori del parlamento, il senatore Zanda, capogruppo del PD, ha ammesso di non avere i voti e quindi se ne riparlerà dopo la legge di bilancio. Probabilmente la legislatura terminerà e il compito di legiferare su tale materia spetterà al prossimo parlamento. Il centrosinistra si presentò alle elezioni del 2013 dicendo che lo Jus soli sarebbe stata la prima legge da approvare, perchè i diritti di cittadinanza sono i più importanti per far crescere una società aperta, libera e domocratica.

La promessa non verrà rispettata. I centristi di AP sostengono che lo jus soli è giusto, peccato che i tempi siano sbagliati e allora addio voti al Senato.

Il problema però sarà in capo al Pd e in particolare al segretario Renzi. L'obiettivo era convincere le seconde generazioni di immigrati che l'Italia è il loro Paese che li considera e li integra in quanto suoi cittadini.

La sconfitta di Renzi è importante non solo sul piano politico e culturale, ma anche tattico: come voterà la sinistra che ha dovuto ingoiare prima l'eliminazione dell'art 18, poi la buona scuola e poi lo sblocca Italia? C'è una parte dell'elettorato che votava PD e che Renzi sperava di accaparrarsi ricordando loro le unioni civili e lo jus soli.

La sinistra a sinistra del PD utilizzerà questa sconfitta per ricordare al "suo popolo" che Renzi è un demagogo e un uomo di destra. La destra di Salvini e della Meloni faranno campagna elettorale spiegandoci come lo stop alla legge di cittadinanza sia una loro vittoria e che così hanno salvato l'Italia dall'invasione degli immigrati.

Insomma per il PD una sconfitta su tutta la linea

Anche la Chiesa, con Avvenire e Papa Francesco, si era spesa per spiegare che lo jus soli temperato sarebbe stata una buona legge perchè avrebbe permesso ai giovani di sentirsi meno esclusi dalla società. E infine un altro sconfitto è il ministro Minniti, il quale aveva costruito la sua politica su due fronti: stop sbarchi dalla Libia, apertura agli immigrati con lo jus soli. Anche questa strategia è stata sconfitta. Alle prossime elezioni il Pd sarà più debole e sarà difficile che riceva i voti di quelle minoranze che si sentono tradite da questa scelta.