Manca praticamente un mese al referendum sull’autonomia in Lombardia e Veneto. L’appuntamento per i cittadini di queste due regioni sarà fissato al 22 ottobre 2017. In questi mesi si è discusso molto a tal proposito, con numerose critiche arrivate da alcuni dei leader politici. Matteo Renzi, ad esempio, ha dichiarato recentemente che il referendum non serve a nulla. Dello stesso avviso è il Movimento 5 Stelle, che lo definisce «inutile e costoso». A poche settimane dall’apertura dei seggi, che permetterà agli elettori di rispondere al quesito referendario, cerchiamo di far chiarezza su cosa cambia e, soprattutto, come si vota.

Referendum sull’autonomia: cos’è?

Lombardia e Veneto chiedono autonomia attraverso il referendum del 22 ottobre 2017. In caso di risultato positivo, ossia con la vittoria del ‘sì’, non diventerebbero Regioni a statuto speciali come Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Sicilia e Sardegna. Il cambiamento si vedrebbe nel momento in cui andrebbero a trattare con lo Stato i livelli di autonomia. Tutto ciò dipenderebbe poi dall’approvazione del Parlamento. Soltanto con la maggioranza assoluta in Camera e Senato si otterrebbe il risultato. Alla fine dell’iter, quali sarebbero le conseguenze? Le due Regioni godrebbero di autonomia sulle competenze trasferite dallo Stato relative al potere legislativo, amministrativo e finanziario.

Il testo del quesito in Lombardia lo riporta il tweet sottostante, mentre per quanto riguarda il Veneto è il seguente: «Vuoi che alla regione del veneto siano attribuite ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia?».

Come si vota e orari apertura seggi

La domenica del referendum, avremo l’apertura dei seggi elettorali dalle ore 7.00 alle ore 23.00.

Alle urne potranno recarsi tutti i cittadini iscritti nelle liste regionali. Ognuno dovrà presentarsi nella propria sede in possesso della tessera e munito di un documento di riconoscimento. In Lombardia, in alternativa alla classica scheda cartacea ci sarà il voto elettronico, una novità. L’elettore dovrà scegliere una delle 3 opzioni presenti al di sotto del testo del quesito riportato: ‘sì’, ‘no’ o ‘scheda bianca’.

Ricordiamo che non sarà previsto alcun quorum per questa tipologia di referendum, dunque, non bisognerà avere un numero minimo di votanti affinché esso sarà valido. Prima di lasciarvi, vi invitiamo a seguirci per ricevere altre notizie a riguardo.