Caccia bombardieri americani hanno sorvolato il cielo della Corea del Nord nella notte: sarebbe stato simulato un attacco aria-terra. Nel frattempo gli hacker nordcoreani hanno violato la rete intranet delle forze armate di Seul e sono riusciti a sottrarre 235 gigabyte di documentazione militare estremamente riservata, tra cui anche il Piano operativo 5015 elaborato da Seul in collaborazione con Washington, da utilizzare come strategia in caso di guerra.

Il volo

I due bombardieri USA B-1B, unitamente ai jet provenienti da Seul hanno sorvolato nella notte i cieli della Corea del Nord.

Erano partiti ieri pomeriggio da Guam e sono riusciti ad entrare nella zona di identificazione di difesa aerea coreana (Kadiz) alle ore 20.50 locali (13.50 in Italia). Da quanto dichiarato dal governo della Corea del Sud, gli Stati Uniti avrebbero simulato un attacco aria-terra sopra il mare del Giappone con due jet militari sudcoreani f-15k tagliando, durante il volo, la penisola nordcoreana.

Cyber attacchi nordcoreani

Intanto hacker di Pyongyang sono riusciti a sottrarre 235 gigabyte contenenti documentazione militare riservata con dettagli sulle esercitazioni congiunte USA-Corea del Sud, esercitazioni puntualmente programmate ogni anno nella penisola della Corea del Nord. Tra il materiale estremamente riservato erano presenti anche informazioni riservate su alcuni siti internet militari e centrali elettriche: a riportare la notizia è stato il quotidiano sudcoreano Chosun Ilbo.

Il Piano operativo 5015 prevedeva, tra le tante cose, l'annientamento di Kim-Jong-un ed il ministero della difesa della Corea del Sud deve ancora riuscire ad individuare più dell'80% del materiale sottratto illegalmente da Pyongyang. Intanto Seul ha dichiarato che il dittatore asiatico 'possiede' quasi 7.000 specialisti di cyber attacchi.

Ulteriore minaccia

La minaccia nordcoreana è giunta poche ore dopo la nuova simulazione americana nella penisola. A parlare, questa volta, è stato il ministro degli esteri di Pyongyang, Ri Yong-ho nel corso di un colloquio con la Tass a Mosca. Protagonista delle minacce è, come sempre, il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump che, secondo la Corea del Nord, con le sue recenti dichiarazioni all'Onu avrebbe 'innescato una bomba' nella penisola asiatica ed i cittadini nordcoreani starebbero attendendo una degna punizione per gli USA: un bagno di fuoco.

Secondo Ri-Yong-ho l'inasprimento delle sanzioni nei confronti della Corea del Nord equivale ad un "atto di guerra ed aggressione". Il ministro degli esteri ha concluso la sua dichiarazione ribadendo che Kim-Jong-un non accetterà mai una negoziazione che possa in qualche modo coinvolgere le sue armi nucleari.