Al via il referendum per l'autonomia in Lombardia, che vedrà per la prima volta l'impiego della votazione elettronica alle urne e migliaia di cittadini impegnati a decidere per quello che è l'evento politico più atteso - e più discusso - degli ultimi tempi.

Referendum 22 Ottobre 2017, ecco come si vota

Occasione importante per i lombardi, quella di oggi 22 ottobre 2017, quando si terrà la votazione referendaria per l'autonomia. E per la quale si recheranno nelle sezioni elettorali delle rispettive provincie (Milano, Lodi, Pavia, Brescia, Bergamo, Como, Lecco, Varese, Cremona, Sondrio e Monza-Brianza) i cittadini chiamati a decidere la propria posizione su un quesito elettorale, questo, inseguito dal Nord ormai da molto tempo e che è stato in queste ore proposto ai cittadini nella forma seguente:

“Volete voi che la Regione Lombardia, in considerazione della sua specialità, nel quadro dell’unità nazionale, intraprenda le iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 116, terzo comma, della Costituzione e con riferimento a ogni materia legislativa per cui tale procedimento sia ammesso in base all’articolo richiamato?”

rendendolo così un referendum consultivo di peso e che prevederebbe, in caso di esito positivo, una maggiore capacità decisionale per la Lombardia, da sempre Regione forte economicamente e che in questa decisiva tornata referendaria proporrà ai cittadini un modo del tutto nuovo di esprimere il loro democratico parere.

Parte, infatti con questo referendum la sperimentazione del cosiddetto voto elettronico: da effettuarsi su particolari dispositivi touch screen, già presenti nella sezione elettorale. Al voto elettronico la Regione Lombardia ha dedicato un video-tutorial, che trovate qui di seguito.

Lo scrutatore, candidatura e pagamento

Date le premessa, dunque, saranno stati in molti a chiedersi quale saranno i compensi pensati per lo scrutatore in questo referendum, tutto elettronico, e quali - a suo tempo - le modalità di candidatura.

Già l'Eco di Bergamo a tal proposito pubblicò la notizia a fine agosto di ben 7000 posti da Referendum Digital Assistant, questo il nome della nuova figura, pubblicata da molte agenzie interinali, tra cui la statunitense Manpower.

Mentre, sul processo di candidatura - a fronte dei 104 euro di pagamento per scrutinatori, 130 per i presidenti - la stessa agenzia aveva reso disponibile online un breve video che è il caso di "rispolverare" per chiarirci una volta per tutte le idee.

A concludere che aldilà del risultato politico, fuori e dentro la sezione elettorale è stata la tecnologia ad aver avuto il consenso di tutti.