Domenica 22 ottobre in tutta la Lombardia gli elettori saranno chiamati a votare in merito al referendum regionale consultivo sull’autonomia: per la prima volta in Italia il voto sarà effettuato in modo completamente elettronico, utilizzando tablet dotati di un apposito software, con i risultati definitivi che saranno resi noti al massimo due ore dopo il termine delle operazioni di voto.

Sono circa otto milioni gli aventi diritto al voto in tutta la Regione e nei seggi troveranno una delle 24.400 “voting machine” preparate per questa occasione. Si tratta di tablet sigillati, non collegati a Internet, attualmente conservati in una località segreta e protetti con telecamere e guardie di sicurezza, con le stesse modalità applicate alle schede elettorali “in bianco” utilizzate sino a ora per i tradizionali sistemi di voto.

Gli stessi principi di sicurezza saranno attuati dai Comuni cui saranno consegnati i tablet nell’imminenza del voto.

Si vota con tablet sigillati e software crittografato

Su ogni tablet è stato caricato un apposito software certificato, controllato dal ministero dell’Interno e dotato di diversi livelli di sicurezza per garantire i massimi livelli di tutela sia per la segretezza del voto sia per l’affidabilità e la sicurezza dei dati raccolti. Firme digitali, crittografie, chiavi asimmetriche, revisione del codice sorgente, impediranno ogni tentativo di manomissione e al tempo stesso garantiranno a ogni singolo elettore la riservatezza delle operazioni.

Ogni elettore avrà tre opzioni per votare: “sì”, “no” o scheda bianca”, ogni operazione di voto durerà circa 30 secondi, al massimo un minuto e trenta secondi, al termine il tablet impiegherà circa 5 secondi per prepararsi a un altro voto.

In questo spazio di tempo diventa veramente difficile “hackerare” un tablet, oltretutto non collegato al web.

Operazioni di spoglio interamente elettroniche e risultati in real time

Alla chiusura del voto, alle 23.00 circa, ai tablet saranno tolti i sigilli per estrarre le chiavette usb interne, portate fisicamente negli uffici elettorali di ogni singolo Comune (operazione sino a oggi fatta con i verbali dei diversi seggi) dove i funzionari incaricati le inseriranno nei rispettivi computer.

Automaticamente, tramite un software protetto, i dati contenuti nelle chiavi Usb saranno trasmessi alla Regione Lombardia e diffusi in tempo reale sul sito www.referendum.regione.lombardia.it. Tutti i dati saranno cifrati, ogni funzionario dovrà accedere al software di trasmissione con username e password: anche in questo caso avverrà una doppia identificazione, prima nel pc e poi nel server.

Inoltre, i dati saranno memorizzati, sia nella memoria interna del tablet, che a chiusura dei seggi fornirà una stampata dei dati al presidente di seggio, quindi saranno possibili controlli incrociati in caso di problemi, dubbi o contestazioni.

Da segnalare che dopo il referendum i tablet rimarranno a disposizione delle diverse scuole sede di seggio: dopo una ripulitura della memoria e dopo aver cancellato il software per il voto, sui tablet potrà essere caricata qualsiasi app non Ios. Le stampanti interne funzionano con qualsiasi carta per scontrini elettronici, di conseguenza ogni istituto potrà decidere il miglior utilizzo dei tablet per i propri scopi.

Dubbi sull’affluenza, ma non è previsto quorum

Il referendum sull’autonomia è stato fortemente voluto dal centrodestra, alla guida della Regione, e fatta eccezione per Fratelli d’Italia si sta facendo pressante il richiamo al voto verso gli elettori. Va ricordato che non è previsto quorum e quindi l’esito del referendum sarà valido anche se i votanti saranno meno del 50% degli elettori.

Il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, si mostra fiducioso: “Se vince il ‘Sì’, qualunque sarà il numero dei voti, avrò il dovere di avviare una trattativa con il governo. Certamente, un conto sarà avere il 20 per cento dei votanti, un conto il 90, ma se l’esito sarà per l’autonomia la mia rotta sarà tracciata”.

I dubbi legati all’affluenza sono legati sia alla campagna avviata dal centrosinistra sulla presunta inutilità della consultazione, sia alla novità del voto elettronico: anche per questo, pur garantendo l’estrema facilità nell’utilizzo del software, domenica 22 ottobre saranno attivi 7mila “digital assistant” e 200 help desk.

Le rilevazioni sull’affluenza saranno due, la prima alle 12 e la seconda alle 19: “ne faremo solo due per non pressare troppo di lavoro il presidente di seggio e gli scrutatori – ha dichiarato Diego Chiarion, responsabile del progetto referendum per Smartmatic, la società incaricata dalla Regione di gestire il primo voto elettronico in Italia – il sistema è a prova di hacker, ma si tratta comunque di una prima volta assoluta senza schede e matite, vogliamo alleggerire, almeno in questa occasione, tutte le operazioni non strettamente necessarie”.

I seggi saranno aperti, come di consueto, nella sola giornata di domenica, dalle 7.00 alle 23.00