Sciopero della fame per cercare in tutti i modi di favorire l’approvazione della legge sullo ius soli per l’integrazione dei migranti. L’iniziativa, promossa dai senatori Pd Luigi Manconi ed Elena Ferrara, e da quello di Mdp-Articolo 1 Paolo Corsini, ha preso il via lo scorso martedì 3 ottobre, con l’adesione di oltre 900 insegnanti in tutta Italia. Da oggi, però, giovedì 5 ottobre, alla già folta platea di manifestanti si aggiungono 4 nomi di peso come quelli del ministro dei Trasporti Graziano Delrio (Pd), del sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova (Radicale eletto con Scelta Civica di Mario Monti), del sottosegretario alla Pubblica Amministrazione Angelo Rughetti, eletto tra le file dei Dem, e del viceministro agli Affari Esteri Mario Giro.

Una iniziativa, quella dei membri del governo, che il leader della Lega Matteo Salvini bolla come ipocrita e ridicola.

Anche il viceministro Giro aderisce allo sciopero della fame per lo ius soli

Mentre l’adesione di Graziano Delrio, Benedetto Della Vedova e Angelo Rughetti era stata già confermata nella giornata di ieri, la partecipazione di Mario Giro allo sciopero della fame in favore dello Ius soli indetto da Luigi Manconi è stata ufficializzata solo questa mattina con una nota ufficiale inviata alle agenzie di stampa. “Aderisco, assieme a decine di senatori e deputati, allo sciopero della fame per sollecitare il Parlamento a discutere la legge sullo Ius soli temperato”, fa sapere il viceministro agli Affari Esteri e alla Cooperazione internazionale.

Giro parla di “giorni decisivi” per il destino della proposta di legge la cui approvazione, a suo parere, è assolutamente necessaria al fine di favorire “qualsiasi processo di integrazione nel nostro Paese per un’intera generazione”. Giro spiega che lo sciopero della fame iniziato oggi sarà una “staffetta” tra senatori, deputati e semplici cittadini che credono nella necessità di uno “ius soli temperato” o, meglio ancora, di uno ius culturae.

Il viceministro della Farnesina fa poi riferimento allo sciopero della fame già messo in atto da più di 900 insegnanti parlando di “segnale inequivocabile” lanciato dalla società civile alla politica.

Abbondante colazione di Salvini contro lo ius soli

Di parere esattamente opposto rispetto alla pattuglia governativa che partecipa allo sciopero della fame indetto da Manconi è Matteo Salvini.

Il leader della Lega, come al solito ‘leone da tastiera’ su Facebook, rigetta totalmente l’iniziativa. Fa riferimento con malcelato disprezzo a Graziano Delrio, ai politici, ai professori e a quelli che vengono definiti genericamente “intellettuali di sinistra”, definendoli “ipocriti”, “ridicoli” e “buonisti”. Poi, con il solito sarcasmo, si domanda quando verrà organizzato uno sciopero della fame “per i diritti dei milioni di italiani in difficoltà” e annuncia che proprio oggi, 5 ottobre, inizio dello sciopero della fame, si concederà una “abbondante colazione”