Le forze democratiche siriane, alleate degli Stati Uniti e reduci dalla vittoria di Raqqa, sono riuscite ad ottenere il controllo del campo petrolifero di Al-Omar, in mano all'Isis dal 2014, grazie ad una rapida azione militare ed al supporto aereo degli USA. Continuano ancora, per il momento, gli scontri con i militanti dell'Isis: le milizie islamiche avrebbero, infatti, occupato delle abitazioni vicino al giacimento petrolifero, campo in grado di produrre circa 9.000 barili di petrolio al giorno. Gli Stati Uniti, però, ne hanno dato la conferma: Al-Omar, ora, è in mano loro.

La guerra per l'oro nero

Le forze democratiche siriane guidate dai curdi sono riuscite ad anticipare le milizie governative prendendo subito possesso dei pozzi situati sulla sinistra dell'Eufrate, nel mentre, l'esercito di Bashar Al-Assad era impegnato nella lotta contro i militanti dell'Isis sulla riva destra del fiume. In base a quanto riferito dall'Osservatorio Siriano per i diritti umani i jihadisti, nella giornata di ieri, avrebbero attaccato l'esercito siriano a Zieban, Jasham e ad Al Mayadin, obbligando le truppe governative alla ritirata. Le forze democratiche siriane, approfittando della caotica situazione, avrebbero, così, occupato il campo petrolifero di Al-Omar.

Liberata Al-Qaryatayn

Le forze del regime siriano, nella giornata di ieri, sono riuscite a liberare anche la città di Al-Qaryatayn situata nella provincia di Homs e simbolo della compresenza musulmana e cristiana in guerra dal 2011: l'agenzia di stampa Sana ha riferito che truppe dell'esercito siriano, in collaborazione con gli alleati, sarebbero riuscite a ripristinarne la sicurezza e la stabilità.

La vittoria sarebbe avvenuta nella notte, quando circa 200 terroristi dell'Isis si sarebbero ritirati verso la Badiya, regione desertica a cavallo tra le province di Homs e Deir-El-Zor. L'Isis si era impossessato della città di Al-Qaryatayn nel 2015 saccheggiandone le chiese, prima di prenderne il totale controllo nel 2016.

Donald Trump

Il Presidente degli Stati Uniti ha dichiarato che la fine del califfato islamico ormai è vicina. In particolar modo la riconquista di Raqqa da parte delle forze democratiche siriane, alleate degli USA nella guerra contro l'Isis in Siria, rappresenta una vera e propria conquista per la campagna mondiale contro la malvagia ideologia dello Stato Islamico. Donald Trump ha concluso la sua odierna dichiarazione affermando che i leader dell'Isis e tutti coloro che li sostengono o li sosterranno dovranno fare i conti con la giustizia.