La Spagna è nel caos. Ieri si è celebrato il referendum per l'indipendenza della catalogna, indetto da Barcellona, che ha visto votare il 42% degli aventi diritto. Al voto hanno partecipato 2,2 milioni di elettori. Il 'no' ha ottenuto il 7,8%. Sono stati 400 i seggi, corrispondenti a 770 mila elettori, chiusi dalla polizia spagnola, che in molti casi ha sequestrato le urne. È difficile dire se il referndum possa essere considerato valido: alcuni seggi sono stati chiusi, non si è fatta campagna elettorale, la polizia in assetto antisommossa ha impedito il voto in alcune località.

844 feriti, di cui 33 agenti.

Mercoledì dovrebbe esserci, secondo fonti di stampa catalane, la proclamazione dell'indipendenza

La domanda fondamentale che oggi noi dobbiamo porci è: cosa farà l'Europa? Possiamo accettare che uno Stato si divida, e unilateralmente la parte più ricca decida di prendere la via dell'indipendenza? Cosa accadrebbe all'Ue se venisse riconosciuto il diritto all'indipendenza della Catalogna? Si riaprirebbe un problema in Scozia? in Irlanda del nord? nei Paesi Baschi? e in Italia come reagiranno le regioni che chiedono da tempo più autonomia, vedi Veneto e Lombardia? La risposta è complicata e difficile, perché le regole con cui abbiamo vissuto finora stanno saltando, il mondo sta cambiando e le istituzioni si sono rivelate deboli e non all'altezza.

Barcellona è una delle città dove lo spirito europeo si respira a pieni polmoni, l'economia è in crescita e la disoccupazione è bassa.

Perché hanno scelto allora di creare problemi e di portare destabilizzazione in Spagna e in UE? La risposta è che lo stato nazionale non riesce a soddisfare le esigenze della popolazione, e allora si cerca un cambiamento.

Ma la novità, l'indipendenza della Catalogna in questo caso, riuscirà a migliorare la condizione sociale e a restituire quegli spazi di libertà che i catalani sentono essergli stati negati da Madrid?

Ci sarà uno sciopero generale in Catalogna martedì per denunciare la repressione dello stato spagnolo. Lo ha annunciato questa sera in Plaza Catalunya Jordi Cuixart, presidente di Omnium, con l'Anc una delle due grandi organizzazioni della società civile indipendentista. Rispetto alle violenze che la polizia ha usato, cosa accadrà martedì e nei prossimi giorni? È facile immaginare che la situazione peggiorerà, e il livello di scontri aumenterà.