Luigi Di Maio mette in discussione il confronto con Matteo Renzi, quella sfida che lui stesso ha lanciato e che dovrebbe essere trasmessa in diretta su La7 sul talk show politico 'Dimartedì' di Giovanni Floris. Non lo dice chiaramente, ma è abbastanza indicativo in un post pubblicato su Facebook. Ad alimentare le sue ragioni sono i risultati elettorali dell'ultimo fine settimana,in particolar modo in Sicilia dove le liste del M5S sono andate incontro ad un vero boom, mentre il PD è in caduta libera. Cosa che era stata ampiamente prevista dai sondaggi delle scorse settimane.

'Il terremoto del voto in Sicilia ha cambiato tutto'

L'atteso faccia a faccia tra Luigi Di Maio e Matteo Renzi è stato fissato per il 7 novembre in prima serata su La7. Ma a questo punto non ci sono più certezze circa la presenza del leader del Movimento 5 Stelle. "Qualche giorno fa avevo chiesto il confronto con Renzi - scrive Di Maio sulla sua pagina FB - perché lui era il candidato premier di quella parte politica. Da ciò che leggo sul giornali, le interviste di esponenti del PD indicano di non sapere se Renzi sarà davvero il candidato premier del centrosinistra". Di Maio fa riferimento ad alcune indiscrezioni della stampa in base alle quale ci potrebbe essere una direzione del PD che potrebbe mettere in discussione il ruolo dell'ex premier.

"Il terremoto del voto in Sicilia ha cambiato le prospettive - aggiunge - e, pertanto, mi confronterò con la persona che sarà indicata nel ruolo di candidato premier dal PD". Di Maio rincara la dose, definendo il partito di Matteo Renzi "politicamente defunto" e sottolineando come il verso avversario del M5S non sia il PD o Renzi, ma "l'indifferenza che genera l'astensione".

'La prima forza del Paese'

Luigi Di Maio si dichiara inoltre entusiasta di quanto si sta delineando dal voto di Ostia ed in Sicilia. "Ad Ostia siamo primi con il 30 per cento, in Sicilia abbiamo triplicato il PD e doppiato Forza Italia. Oggi siamo la prima forza politica italiana, in Sicilia teniamo testa ad un'accozzaglia del centrodestra ed abbiamo superato nettamente il centrosinistra.

Il M5S da solo è oltre il 30 %". Si sofferma anche sulle recenti polemiche legate alla nuova legge elettorale. "Lo dicevo qualche giorno addietro, saranno i cittadini con il loro voto a fermare il Rosatellum. Loro possono anche andare contro la Costituzione, ma non possono fermare il voto della gente che oggi attesta il M5S come la vera, grande forza politica del Paese".