Il leader della Corea del Nord, Kim Jong-un, sta disciplinando la leadership dell’organizzazione militare più potente del suo paese. Ciò rappresenta i suoi sforzi per poter stringere la presa sulle élite del partito e le forze armate in mezzo a una situazione di stallo nucleare con gli Stati Uniti. Questo è quanto ha riferito oggi un’agenzia d’intelligence della Corea del Sud. Gli analisti ed esperti prestano molta attenzione a qualsiasi «rumore» che proviene dall’interno del regime segreto di Pyongyang, cercando così di determinare possibili implicazioni per la stabilità del governo di Kim e per i suoi programmi nucleari e missilistici.

Secondo questi esperti, Kim sembra usare la sua tattica per instillare la paura nelle élite al fine di rafforzare il suo controllo mentre il Paese si prepara a sopportare le conseguenze che potrebbero derivare dalle sanzioni imposte dalle Nazioni Unite. Lunedì scorso, durante un briefing parlamentare a porte chiuse, il servizio di intelligence nazionale della corea del sud ha riferito ai legislatori che l'Ufficio politico generale del Nord veniva "controllato" dai leader del paese per la prima volta in 20 anni. Dopo la sessione, i legislatori hanno riferito ai giornalisti che il dirigente dell'organizzazione militare della Korea del Nord, il vice maresciallo Hwang Pyong-so, ed altri sono stati «puniti».

Il vice maresciallo Hwang è stato ampiamente considerato il numero 2 nel regime totalitario di Kim.

Le informazioni dell'intelligence sudcoreana

L'agenzia di intelligence non ha rivelato come e dove ha ottenuto le sue informazioni, anche se non ha usato le frasi "epurazione" o "esecuzione", indicando che il vice maresciallo Hwang è stato rimproverato ma può ancora mantenere il suo lavoro.

Secondo i media della Corea Del Sud, che monitorano gli sbocchi di stato nel Nord, lui è stato visto per l’ultima volta in pubblico il 13 ottobre. Funzionari dell'intelligence sudcoreana hanno detto anche che l'Ufficio Politico Generale è stato sottoposto ad un audit per "atteggiamento impuro" che è stato guidato da Choe Ryong-hae, un alto funzionario del Partito dei lavoratori che ha acquisito maggiore influenza durante una riunione di partito all'inizio di ottobre.

I funzionari dell'intelligence nel Sud ora credono che Choe sia a capo del Dipartimento di Organizzazione e Guida, l'agenzia più potente del partito, che Kim usa per controllare l'élite politica e militare del paese. Choe e il vice maresciallo Hwang sono sopravvissuti a una serie di sanguinose epurazioni che Kim ha architettato per consolidare la sua autorità da quando ha assunto il regime dinastico dopo la morte di suo padre, Kim Jong-il, nel 2011, e loro sono diventati i due alleati più stretti di Kim. Però, dopo che i media statali nordcoreani hanno annunciato l’ultimo elenco dei dirigenti nel mese di ottobre, il nome del vice maresciallo Hwang era molto in basso rispetto a Choe ed il premier Pak Pong-ju, che è responsabile dell’economia.

Possibili colloqui con Washington?

Secondo una recente analisi di Cheong Seong-chang, l'ascesa di Choe e Pak, "riflette" l'intenzione della Corea del Nord di concentrarsi sull'economia e su come superare le sanzioni internazionali, ora che è riuscita a testare una bomba all’idrogeno. Proprio il 3 settembre di quest’anno, la Corea del Nord ha dichiarato di aver fatto detonare un dispositivo termonucleare in un test nucleare. La Corea del Nord non ha condotto alcun test missilistico dal 15 settembre, sollevando caute speranze che potrebbe allentare le tensioni e aprire i colloqui con Washington. Secondo gli analisti, riferendosi alla recente azione disciplinare, Kim spesso mette i suoi migliori luogotenenti l'uno contro l'altro per tenerli sotto controllo e garantire la loro lealtà.

Kim è noto per quello che non tollera mai che nessuno dei suoi migliori aiutanti accumuli abbastanza potere per sfidarlo. Nel 2013, ha giustiziato Jang Song-thaek, suo zio, che era stato ampiamente considerato il numero due del suo regime, per aver complottato di spodestarlo.