Un'invasione via terra contro la Corea del Nord: sarebbe questa, secondo il Pentagono, l'unica possibilità per gli Stati Uniti ed i suoi alleati di riuscire a smantellare completamente l'arsenale nucleare di Kim-Jong-un. Il parere è stato espresso dal contrammiraglio Michael Dumont, vice direttore del Joint Staff: l'unico modo per localizzare ed abbattere il programma atomico nordcoreano insieme a tutti i suoi componenti è un'invasione via terra, ha dichiarato al parlamentare democratico Ted Lieu, che aveva rivolto al Pentagono alcuni quesiti riguardanti un eventuale conflitto.

In particolare Michael Dumont crede fermamente che qualora gli Stati Uniti decidessero di disattivare gli impianti sotterranei di Pyongyang, il mondo correrebbe il rischio di ricevere un contrattacco nucleare da parte della Corea del Nord. Nonostante ciò, Ted Lieu, considera la nuova strategia americana "profondamente inquietante" poiché un ipotetico conflitto causerebbe la morte di migliaia o milioni di persone solo nei primi giorni di guerra.

Il Pentagono, in questi giorni, teme che Kim-Jong-un possa far ricorso alle armi chimiche, nonostante il divieto proveniente dalle convenzioni internazionali. Secondo un'ipotesi avanzata dall'Harvard Kennedy School, la Corea del Nord disporrebbe, infatti, di un arsenale di armi chimiche e starebbe incrementando le proprie armi biologiche utilizzando abusivamente laboratori di ricerca per l'agricoltura.

La conferenza stampa a Tokyo: USA e Giappone contro Cina

Nel frattempo il Presidente Donald Trump nella giornata di oggi ha partecipato ad una conferenza stampa a Tokyo unitamente al premier giapponese Shinzo Abe. Entrambi sono d'accordo sul fatto che ora non è possibile ottenere un colloquio diretto con la Corea del Nord ma è necessario applicare il massimo livello di pressione sulla penisola.

Ma non tutti i Paesi la pensano come loro. La Cina, infatti, è intervenuta chiedendo di ridurre le tensioni e di cercare di tornare a parlare di risoluzione diplomatica per tentare di definire una volta per tutte la crisi nordcoreana. La situazione è già sin troppo degenerata, ha dichiarato la portavoce del Ministero degli Esteri di Pechino, Hua Chunying, e si spera che tutti gli Stati coinvolti possano ristabilire la fiducia reciproca riducendo le tensioni createsi con le parole e le provocazioni. Il primo ministro nipponico ha risposto affermando che Tokyo è pronta ad intervenire intercettando missili nordcoreani qualora la situazione lo richiedesse.