I sondaggi internazionali danno le prossime Elezioni Presidenziali russe come una pura formalità. I presupposti per la conferma di Vladimir Putin ci sono tutti, per lui sarebbe il quarto mandato alla leadership del Cremlino: resterebbe pertanto in carica fino al 2024, un arco di governo più lungo di qualunque altro politico di Mosca, contando anche i tempi dell'URSS il cui leader veniva designato dal Partito Comunista. In effetti l'unico rivale credibile, ma nemmeno tanto, sulla strada del moderno zar di tutte le Russie era il suo oppositore più ferreo, l'attivista Alexey Navalny.

Quest'ultimo, però, non potrà correre per il Cremlino considerato che nel corso del 2017 è stato arrestato ed incarcerato per ben tre volte ed è accusato di aver violato la legge per aver organizzato pubblici comizi non autorizzati, oltre che per alcune vicende finanziarie.

I rivali di Putin

Riteniamo però insufficienti gli equilibri che Navalny sarebbe stato in grado di spostare nella corsa verso lo scranno più alto del Cremlino. In realtà secondo i sondaggi il risultato non dovrebbe essere diverso da quello del 2012, quando Putin vinse al primo turno sfondando il muro del 63 % dei consensi. Le elezioni presidenziali in Russia si terranno il 18 marzo 2018, con eventuale turno di ballottaggio l'8 aprile.

L'attuale presidente ha vinto le elezioni anche nel 2000 e nel 2004, mentre nel 2008 preferì farsi da parte lasciando la presidenza al suo braccio destro Dmitry Medvedev (Putin assunse il ruolo di primo ministro, ndr). Difficile, a conti fatti, che la conferma di Putin possa incontrare ostacoli. Il Partito Comunista sta provvedendo a svecchiare i suoi vertici e non ha ancora espresso una candidatura, mentre altri personaggi politici di spicco in corsa per il Cremlino stanno raccogliendo le firme necessarie per ufficializzare la propria posizione.

Tra questi l'esponente dei Comunisti di Russia, Maxim Suraikin, il verde Anatoly Batashev e Grigory Yavlinsky, quest'ultimo espressione di Yabloko, forza politica di centrosinistra. Tra i partiti che hanno già scelto i propri candidati, invece, figurano i socialdemocratici ed i liberali che proporranno, rispettivamente, Sergej Mironov e Vladimir Zhirinovsky.

Si parla inoltre di diversi candidati indipendenti, come il vicepremier Dmitry Rogozin, l'attore Ivan Okhlobystin, la giornalista Irina Prokhorova ed anche un volto noto della TV russa come Ksenia Sobchak. Infine il candidato più 'folcloristico', il business-man Anton Bakov alla guida del Partito Monarchico che si rifà alla Russia imperialista. Ma di fatto, Mosca sembra avere un solo zar.