Continua il mistero delle navi fantasma nordcoreane: la scorsa settimana sono stati rinvenuti otto cadaveri a bordo di un'imbarcazione arenatasi sulla spiaggia di Kanazawa, in Giappone ed una delle vittime è stata trovata a circa quindi metri dal peschereccio: potrebbe trattarsi di un ulteriore naufragio. Le condizioni atmosferiche non hanno permesso agli investigatori di analizzare il relitto ed attualmente, non sono ancora riusciti ad identificare le otto vittime rinvenute.

La Guardia Costiera nipponica ha dichiarato che a bordo dell'imbarcazione è stato ritrovato un distintivo con l'effigie di Kim-Jong-II oltre che ad un pacchetto di sigarette con iscrizioni coreane.

Nel 2017 sono stati registrati ben 104 casi di naufragi, dopo i 66 dell'anno precedente e, quasi tutti i relitti nordcoreani rinvenuti, contenevano al loro interno dei cadaveri. Secondo la Guardia Costiera giapponese il leader asiatico Kim-Jong un incoraggerebbe personalmente i nordcoreani ad avventurarsi al largo del Mare del Giappone per trovare una maggior quantità di pesce ma le loro barche, spesso fatiscenti, non sono in grado di affrontare il viaggio. Secondo altre fonti interne, invece, si tratterebbe di vittime di Pyongyang e del duro regime del dittatore Kim-Jong un.

Gli altri episodi

Solo il 24 novembre, un altro peschereccio nordcoreano si era infranto sugli scogli della costa nipponica, nella prefettura nord-occidentale di Akita.

Tutti gli otto uomini a bordo erano sopravvissuti ed erano riusciti a raccontare alla Guardia Costiera che il loro peschereccio era finito alla deriva a causa di un'avaria al motore, ma solamente un giorno dopo, sabato 25 novembre, un'altra barca di legno proveniente dalla Corea del Nord era stata trovata sulle coste settentrionali del Giappone, al largo dell'isola di Sado, nella prefettura di Niigata con a bordo due cadaveri in avanzato stato di decomposizione.

A dare la notizia del ritrovamento erano state proprio le autorità della prefettura, dichiarando che il relitto era stato trasportato fino alla città di Oga, a 500 chilometri da Tokyo ed era stato ritrovato grazie ad una segnalazione di un residente. All'interno delle tasche di uno dei due cadaveri erano state trovate delle sigarette con iscrizioni nordcoreane ed all'interno dell'imbarcazione era stato rinvenuto un giubbotto salvagente con altrettante simili scritte.