Accordo raggiunto a Berlino fra i conservatori che fanno parte della Cdu-Csu della cancelliera tedesca Angela merkel e i socialdemocratici di centrosinistra, ovvero l'Spd. Questo accordo prevede un limite annuale di ingressi per quanto riguarda i rifugiati, circa 200 milla persone all'anno. Inoltre, l'intesa prevede anche il rafforzamento e la riforma dell'Eurozona con l'aiuto della Francia.

La soddisfazione

La Merkel è uscita molto sorridente dopo aver firmato l'accordo, poiché ha ammesso di lavorare con un governo e per un governo solido e stabile.

Mentre anche dall'altra parte i risultati vengono considerati ottimi, ovvero per Martin Schulz, presidente e leader dei socialdemocratici in Germania. Della Germania, quindi, possiamo dire che sia stato il primo paese a siglare un accordo per quanto riguarda gli immigrati che tendono ad arrivare nei nostri paesi giorno dopo giorno. Così facendo la Merkel è riuscita a dare una svolta decisiva alla questione con una limitazione annuale, salvaguardando così anche il proprio paese e aiutandolo in un certo senso a non collassare a causa di questi eccessivi sbarchi e di questa affluenza di popolazione che negli ultimi anni è cresciuta a dismisura. Oltre a questo, nella notte si è riuscito anche a trovare un accordo per non aumentare le cosiddette tasse dell'aliquota, come invece erano disposti a fare gli esponenti dell'Spd.

Possiamo dire che è stata una notte di grandi novità e soddisfazioni per coloro che stanno lavorando da anni a queste faccende come anche aumentare i contributi per l'Unione Europea. Infatti, la Merkel e Schulz hanno affermato che vogliono diventare protagonisti o, in un certo senso, dare una mano all'Unione Europea in modo da finanziare i progetti che si vogliono attuare anche in futuro e che ora a causa delle carenze economiche non si possono realizzare.

L'aiuto al paese

Il governo stabile è stato l'obiettivo della Merkel per tutta la nottata; lei stessa ha affermato di lavorare per un fantastico paese e che la prossima volta bisogna essere più veloci nelle decisioni e non bisogna aspettare e prendersi molto tempo per pensarci quando basterebbe una semplice riunione o un confronto tra partiti della stessa nazione come in questo caso.

Insomma, possiamo dire che, con questo patto, la cancelliera tedesca e il leader dei socialdemocratici hanno dato un aiuto in più anche alle famiglie e agli investimenti nel sistema della formazione.