"La Turchia non può più permettersi, altre amministrazioni sotto la direzione di Erdogan; lo stato e i cittadini sono sfiniti. Non vi è altra possibilità senza un cambiamento politico radicale". Sono queste le parole pronunciate da Meral Akneser, "Lady di Ferro" del Buon Partito. La forza Politica creata lo scorso ottobre dalla signora Akneser, si presenta come movimento conservatore, nazionalista e fortemente laico. Il nemico giurato del presidente in carica Recep Erdogan è la fondatrice del Buon Partito. Più volte, il presidente turco ha attaccato la signora Akneser.

Quest'ultima infatti era contraria al referendum voluto da Erdogan, poi vinto da quest'ultimo seppur per poco. Secondo sondaggi politici turchi, l' "Iron Lady" del conservatorismo turco riuscirebbe a conquistare il 20% dei consensi. Questo possibile scenario, preoccupa non poco Erdogan, leader del Akp (Partito per la Giustizia e lo Sviluppo), movimento politico di chiaro orientamento Islamista ed conservatore. Infatti se troppi consensi dovessero andare al Buon Partito, il presidente turco rischierebbe la sconfitta, nelle prossime elezioni presidenziali nel 2019. Secondo alcuni analisti, le elezioni potrebbero addirittura essere anticipate all'estate di quest'anno.

Formazione politica e il programma del "Buon Partito"

La sua carriera inizia come professoressa di materie umanistiche in diverse università della Turchia. Entra nel mondo della politica a metà anni novanta, aderendo al Partito della Retta via, di orientamento conservatore, nazionalista e laico. In quel periodo storico, la politica turca era caratterizzata da una forte instabilità.

Nel 1997, l'esercito turco inviò un memorandum al presidente Erbakan, nel quale si contestava ferocemente il suo tentativo di "secolarizzazione della Turchia". Successivamente, lo costrinsero a dimettersi. La signora Akneser è stata ministro degli interni del governo Erbakan nel biennio (1996-1997). Negli ultimi anni quest'ultima si è scagliata sia contro l'Unione Europea e la moneta unica (euro) sia contro le politiche di Erdogan.

Il programma politico di Akneser mette al centro la libertà di stampa e di opinione, visto le politiche restrittive del presidente turco che ha chiuso molti giornali antigovernativi. Si oppone alle novità introdotte nella costituzione con il referendum del 2017. Il risultato favorevole a Erdogan, ha rafforzato la sua politica decisionale. Akneser si fa portavoce dei diritti delle donne e di norme restringenti per quanto concerne, il tema dell'immigrazione. Il presidente Erdogan, forse per la prima volta, ha un nemico politico di rilievo; visto, la vicinanza ideologica dei due leader.