Paolo diop è di origini senegalesi, è arrivato alla ribalta mediatica inizialmente grazie all'adesione a un movimento ritenuto assurdo per molti: Casapound. Diop aderì al progetto Sovranità di Casapound che nacque per creare un punto in comune con la Lega di Salvini ma poi naufragato a causa di lotte interne nella Lega Nord.

Paolo Diop e la destra di Storace

Paolo è nato in Senegal ma arrivò in Italia quando aveva appena due mesi, e in teoria essendo sceso in Politica sarebbe stata una bandiera perfetta per la sinistra e la sponsorizzazione dello Ius Soli.

Lui però, a differenza di molti altri immigrati e non, ama l'Italia e rispetta la cultura che lo ha ospitato e che, con il tempo, ha fatto sua. Chiese la cittadinanza italiana quando aveva 22 anni invece che appena compiuta la maggiore età: "pensavo fosse necessario completare un percorso, diventare italiani è una cosa seria". Il senegalese, e ora anche italiano, Diop ha da sempre criticato lo Ius Soli nella forma e nella sostanza: "E' una legge che favorirà ancora di più i traffici di esseri umani" dice Diop, spiegando che con la cittadinanza facilitata gli arrivi nel nostro Paese aumenterebbero a dismisura. "In Italia c'è una visione distorta del fenomeno dell'immigrazione, dove non sono gli stranieri a doversi adeguare alle nostre leggi ma piuttosto sono gli italiani che devono tollerare le loro" sostiene il giovane politico italo africano.

Di questi argomenti se n'è parlato molto durante la trasmissione di LA7, Omnibus, che ha visto Paolo Diop come ospite insieme a Laura Sparavigna del PD, Riccardo Magi segretario dei Radicali, Clemente Mastella e Alessandro dal Lago docente di sociologia. L'Italo senegalese Diop è stato chiamato dalla redazione di LA7 in veste di rappresentante del Movimento Nazionale di Francesco Storace: "I politici del PD torneranno a sedersi sulle stesse poltrone dove si sono seduti finora" dichiara Diop in merito alle prossime elezioni.

"Prima gli Italiani"

Non è passata certamente inosservata una delle prime dichiarazioni di Diop a seguito delle domande di Gaia Tortora, conduttrice di LA7: "Noi mettiamo prima gli italiani e coloro che appartengono a questo popolo". Sicuramente è un qualcosa che non ci si sarebbe mai aspettato di sentire da un immigrato africano, anche se naturalizzato italiano. Difatti è facile notare i sorrisi degli altri partecipanti, imbarazzati, che non sapevano come controbattere.