Silvio Berlusconi, questa mattina ai microfoni della trasmissione Radio24, ha lanciato una nuova proposta, che ha reso ancora più movimentata questa campagna elettorale, tra scontri esterni e spaccature interne. Si tratta del «condono edilizio per necessità», che l'ex premier ha voluto rilanciare cercando di trovare una soluzione al difficile problema dell'abusivismo in Italia, un vero e proprio dilemma che preoccupa soprattutto i cittadini delle Regioni Campania e Sicilia, dove il fenomeno raggiunge picchi elevatissimi.

L'ultima proposta di Berlusconi

Ma l'ultima proposta lanciata dal "cavaliere" in questa agguerrita campagna elettorale, non è stata vista di buon grado da leader della Lega. Matteo Salvini ha infatti, subito fatto sapere di trovarsi in opposizione rispetto a tale idea.

Mentre dalla sinistra è partito immediatamente l'attacco contro una misura ritenuta nociva per il territorio e diseducativa per i cittadini, che hanno agito senza le dovute autorizzazioni.

Visto il polverone scaturito dalle parole di Berlusconi, dal gruppo di Forza Italia hanno precisato nuovamente che l'ex premier si riferiva ad una situazione di necessità effettiva, e ad una «semplificazione burocratica», necessaria proprio per responsabilizzare i cittadini, agevolandoli - al tempo stesso - nelle tempistiche, oggi eccessivamente dilatate.

Il controllo dovrà avvenire - spiegano attraverso una nota - solo in un secondo momento e dovrà consentire, attraverso l'assegnazione di un periodo di tempo prestabilito, di sanare o eventualmente di demolire quanto realizzato.

L'edilizia di fatti, resta un vecchio cavallo di battaglia dell'imprenditore che di edificazioni ne sa qualcosa, considerando il suo trascorso da costruttore.

Silvio Berlusconi aveva già parlato di simili misure nelle scorse campagne elettorali, sia nel 2008 che nel 2013.

L'importanza del settore edilizio in Italia

L'obiettivo da tutti i fronti politici - al di là della campagna elettorale e delle posizioni forzatamente in opposizione - dovrebbe essere quello di educare al rispetto all'ambiente e al territorio e contemporaneamente salvare il salvabile.

Fondamentale è non bloccare ulteriormente il settore, impoverire il Paese, ed evitare di togliere la casa di "necessita" alle famiglie meno ambienti, che vivono una situazione economica già assai problematica. Da non dimenticare è l'importante particolare, che negli anni in cui sono stati eseguiti gli abusi edilizi è mancato totalmente il controllo da parte degli enti locali.