L'ultimo periodo tra insulti, attentati ed estromissione dalle maggiori realtà mediatiche italiane è stato davvero duro per Simone Di Stefano. Tuttavia il segretario del movimento di estrema Destra ed i suoi alleati sono fiduciosi e soddisfatti per il lavoro sin qui svolto e son pronti una volta eletti a rompere vecchi patti per salvaguardare l'intero paese.

L'intervista a Di Stefano,CasaPound

Tra molotov, intimidazioni e sale negate, sembra che Casa Pound stia vivendo un periodo abbastanza travagliato. In queste condizioni quanto è difficile fare campagna elettorale?

Noi il nostro lavoro lo facciamo comunque: a Lucca dove c'è stato l'episodio della molotov abbiamo incontrato tantissime persone; ugualmente in ogni posto dove l'estrema sinistra cerca con la violenza e l'intimidazione di escluderci dal panorama politico, alla fine ottiene soltanto l'effetto di generare curiosità intorno a noi; difatti, le persone si informano e conoscendoci ci apprezzano e vengono ai nostri comizi ben volentieri. Ad esempio nella città di Imperia, ci è stato negato l'albergo ma al mio arrivo c'era tanta gente, la quale spinta dalla curiosità ha voluto toccare con mano la nostra realtà. Nonostante ciò, dal punto di vista della democrazia è veramente uno schifo. Per i loro comportamenti, questi movimenti e i centri sociali andrebbero denunciati e sciolti.

Inoltre vi è un forte ostruzionismo da parte dei maggiori mass media; potremmo parlare di una censura da parte di chi è garante della democrazia?

Si. Siamo dinanzi ad una censura vera e propria. Sono sicuro di poter superare il 3% se solo avessimo lo spazio mediatico di un Salvini o di una Meloni arrivando addirittura al 15%.

In TV sono apparso quattro volte in due anni, spero che con l'avvento della par condicio le cose cambino anche perché casapound è presente in tutti i collegi elettorali e di conseguenza meritiamo i giusti spazi.

Insieme al movimento cinque stelle, siete additati dai giornalisti e dagli altri leader come il Grande Male della politica italiana.

C'è un modo per far comprendere all'elettore medio di non esser cosi marci come vi dipingono?

I nostri elettori sono portati a pensare esattamente il contrario di quello che viene detto dai maggiori media; questo è dovuto dal fatto che i cittadini comprendono che alcuni giornalisti sono prezzolati e servi della finanza speculativa anti nazionale. Quindi essere attaccati da loro fa capire alla gente che siamo nel giusto. Alla fine, ci chiamano mostri ma i mostri sono proprio questi partiti.

L'estrema destra negli ultimi anni è cresciuta molto nel nord Europa; nel nostro paese invece avrete sicuramente assai difficoltà a superare la soglia del 3%. Perché questa contraddizione?

In Italia non c'è la stessa libertà di informazione che c'è all'estero dove nei programmi televisivi, si dà spazio a partiti radicali simili a CasaPound, in modo che il pubblico possa ascoltare e scegliere se votarli o meno.

Altro motivo per cui il movimento fa fatica ad emergere è la scelta degli elettori di destra nel votare Silvio Berlusconi o Salvini, credendoli portavoce di una politica "sovranista" che di sovrano non ha nulla.

Il tempo sta per scadere e i politici nostrani fanno a gara nel dare ricette e numeri, spesso in contraddizione tra loro al fine di salvare l'Italia. CasaPound cosa ci propone?

Il primo punto del nostro programma resta l'uscita dall'Euro ed il ritorno ad una moneta sovrana; la sovranità di bilancio cosicché lo stato possa fare investimenti in deficit produttivi; rimettere la nostra banca centrale sotto il controllo del ministero delle Finanze e farle stampare moneta che ci renderà liberi dalla schiavitù.

Una nazione sovrana, padrona del proprio destino che va oltre ad una filosofia fatta di coperture dettate dal sistema eurocratico: questo è quello che proponiamo.